Si chiude con una contestazione la campagna elettorale dell’uscente sindaco Merola a Bologna.
Ieri sera il PD bolognese era in piazza dell’Unità per l’ultimo comizio elettorale prima del ballottaggio di domani, per lanciare gli ultimi slogan ad un pubblico di un centinaio di persone che poco avevano a che fare con gli abitanti della Bolognina, uno dei quartieri popolari di Bologna.
Merola, dopo l’ingresso trionfale in pieno stile da campagna elettorale americana, ha parlato del suo operato in città in questi ultimi anni, di quanto sia sempre stato attento ai problemi dei cittadini, ai temi sociali e ai diritti civili…
Ma il suo discorso, sciolto tutto in chiave antileghista e antirazzista contro la concorrente Borgonzoni, non è stato evidentemente condiviso da tutti i presenti.
Gli attivisti di Asia USB infatti erano presenti per ricordargli quanto “sensibile” il PD sia stato nei confronti delle fasce deboli della città, quando abbia autorizzato gli sgomberi delle case occupate da chi vive sulla propria pelle l’emergenza abitativa, o quando contro gli accordi presi abbia buttato per strada alcuni occupanti ospitati nei dormitori, o ancora di quanto abbia sostenuto il finanziamento alle scuole private o la precarizzazione degli educatori sociali. Per non dimenticare poi la sua compartecipazione a enormi speculazioni come il progetto FICO, il CREALIS, alla privatizzazione dei servizi e allo smantellamento del welfare cittadino.
Certo, la sua scusante sta nel fatto di dover rispondere a politiche nazionali renziane, che non sono altro che la diretta applicazione delle misure imposte dall’Unione Europea nel nostro Paese.
Ciò però non basta a rassicurare gli elettori, tant’è che il PD questa volta deve battagliare fino all’ultimo voto per assicurarsi la vittoria nel suo tradizionale feudo bolognese.
E come ormai consuetudine del Partito Democratico, al primo segnale di dissenso gli attivisti protagonisti della contestazione sono stati allontanati dal servizio d ordine di PD e CGIL e dai carabinieri a forza di spintoni e strattonamenti. Protetta dalle forze dell’ordine, la festicciola del PD si è conclusa poco dopo l’irruzione di Asia Usb al comizio.
Dopo la passerella durata ieri meno di un’ora di Virginio Merola, oggi in Piazza dell’Unita sono tornati i suoi abitanti, bolognesi e stranieri che giocano a pallone o che chiacchierano tra loro, e che poco avevano a che fare con la piazza del PD di ieri sera, e che forse non credono più nella logica del menopeggismo che consacrerebbe Bologna a una finta democraticità.
Di seguito il comunicato dell’Asia Usb
MEROLA CONTESTATO IN BOLOGNINA!
Abbiamo portato contestazione e dissenso alla chiusura della campagna elettorale del PD, e siamo stati caricati duramente dalla polizia e dal servizio d’ ordine del Partito democratico quando abbiamo provato a esporre il nostro striscione. Anche stasera il sindaco uscente Virginio Merola ha assegnato alle bugie il compito di convincere i cittadini bolognesi. Sopraggiunto In pieno stile da campagna elettorale americana ha raccontato storie fantastiche sul suo operato, dicendo l’ esatto contrario di quanto fatto per la scuola e i servizi sociali della città, massacrati In realtà da anni di politiche utili solo ai potentati economici. Ha evitato per l’ennesima volta di menzionare l’emergenza abitativa che da anni colpisce la città, in particolare i quartieri popolari, nei quali aumentano gli sfratti a dismisura e peggiorano le condizioni nelle case popolari. A questo il PD risponde con sfratti, violenti sgomberi e vendita delle case popolari, ma il candidato sindaco ha preferito non parlarne. Dopo questi cinque anni di giunta Merola fatichiamo a immaginare quali potrebbero essere le differenze da una futura giunta leghista. L’ immediata repressione del dissenso dopo che Merola aveva annunciato che si sarebbe aperto ai cittadini, dimostra quanto questo PD sia poco democratico.
Redazione Contropiano Bologna
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