Il Coordinamento nazionale di Potere al Popolo prende atto che dopo lunga, approfondita e diffusa discussione, legittime differenze non hanno permesso di giungere ad una proposta unica di Statuto.
Pertanto spetterà alle e agli aderenti, il 6/7/8/9 ottobre, di decidere con il proprio voto. Voto che valuterà anche quanto e come siamo stati accolti, nelle proposte sottoposte a consultazione, gli emendamenti usciti dalle assemblee territoriali.
Si va al voto perché la costruzione e l’organizzazione di Potere al Popolo in tutto il paese è necessaria ed urgente e richiede regole democratiche. Il pronunciamento degli aderenti non può essere un danno all’unità di Potere al Popolo, ma anzi ne è la base.
Il Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo, pur confermando le legittime differenze e valutazioni sullo Statuto, si impegna al massimo successo della consultazione e a far sì che le regole democratiche decise dal voto degli aderenti, siano le regole di tutte e di tutti.
* La dichiarazione è stata votata con un maggioranza superiore ai due terzi.
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Daniele
Se il voto sarà telematico sarà una svolta, Potere al Popolo diventerà un altro M5S spostato un po’ più a sinistra, fate pena.
Redazione Contropiano
questa è una critica del cazzo, se permetti…
Ci sono migliaia di attivista sparsi in territori con grandi distanze da percorrere – abbiamo visto assemblee dove qualcuno si era fato 50-60 km per partecipare, e poi doveva pure tornare indietro – perché mai non si dovrebbe permettere loro di esprimere un parere?
andrea
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