Negli ultimi due decenni, sulle aree 167 che lo Stato aveva adibito allo sviluppo dell’edilizia economica e popolare, si sono abbattuti interessi affaristici privati e delle cooperative che hanno approfittato a man bassa dei fondi e delle agevolazioni pubbliche per poi costruire, vendere e affittare a prezzi di mercato invece che ai prezzi convenzionati. I Piani di Zona (così chiamati) dovevano servire a mettere sul mercato abitazioni a prezzi più abbordabili per le famiglie di lavoratori in condizioni un gradino più su di quelle per l’accesso alle case popolari. In realtà questa operazione si è rivelata nel tempo un regalo ai costruttori privati, sia aziende che cooperative. I Comuni e le Regioni avevano il dovere istituzionale di vigilare e intervenire per impedire l’appropriazione e l’uso indebito delle agevolazioni pubbliche, ma troppo spesso non l’hanno fatto.
Nel caso di Roma il malaffare è stato totale e clamoroso, tanto che dopo anni di denunce, battaglia, picchetti antisfratto dell’Asia Usb, la magistratura ha finalmente aperto delle inchieste sia verso le istituzioni pubbliche che non hanno vigilato sia verso i costruttori privati che hanno utilizzato in modo improprio le agevolazioni pubbliche.
Adesso è entrato in campo il governo che sta cercando con degli emendamenti di salvare sia gli amministratori pubblici che non hanno vigilato sia i costruttori privati che hanno speculato.
Il nostro giornale ha seguito da tempo questa vicenda con numerosi articoli. Pubblichiamo su questo l’ultimo comunicato dell’Asia-Usb che fa il punto sui tentativi di condonare i colpevoli della truffa sui Piani di Zona e sull’emergenza abitativa nelle nostre città.
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Piani di Zona. Colpo di spugna del governo per salvare i veri colpevoli
di Asia-Usb
Le vittime di questo malsano sistema sono proprio i compratori e i venditori: fregati per l’ennesima volta. Ma spieghiamo perché.
Per anni alcuni dirigenti capitolini collusi col sistema, infatti, non hanno mai vigilato sui piani di zona, sulle fideiussioni, sugli oneri concessori, sulle urbanizzazioni, sui prezzi massimi di cessione ecc, dopo aver fatto finta di non vedere tutto ciò con alcuni provvedimenti ad hoc rilasciavano nulla osta ad ignari cittadini dichiarando che potevano vendere e che non esisteva alcun vincolo di prezzo o di altra natura, hanno permesso l’utilizzo del patrimonio pubblico come se fosse privato.
Qualcuno parla anche dei pareri dell’avvocatura che avallavano i nulla osta.
Quindi, ignari cittadini a causa di questi meri errori, rogitavano con alcuni notai che senza prezzi massimi di cessione e senza le formalità prescritte dalla legge avallavano le vendete pur sapendo che la legge stabiliva diversamente.
Per meglio capire basta leggere l’articolo di Fulvio Fiano dove da intercettazioni telefoniche nate a seguito di una denuncia di Asia Usb ( https://www.google.it/amp/s/roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_10/ater-piani-zona-un-sistema-criminoso-uffici-comune-c2cbb916-cbf0-11e8-8067-fb8edf63e45b_amp.html ) articolo che spiega il sistema criminoso che esisteva a Roma.
Intanto negli ultimi anni fioccavano le denunce che scoperchiavano un sistema con indagati e imputati con rinvii a giudizi per i più disparati reati, da truffa aggravata, a persino gente costretta ad abitare sulle discariche mai bonificate come a Monte Stallonara, arrivando così a decine e decine di costruttori indagati oltre i numerosi dirigenti capitolini caduti nella rete giudiziaria.
Poi nel mentre tutto ciò accadeva, giungevano i grillini al grido di : “ripristiniamo noi la legalità” affermando energicamente che il problema andava estirpato con la condanna dei responsabili.
Ora che il problema andava risolto non vi è dubbio ma dov’è il ripristino della legalità?
Nel condono?
Il grido ‘onestà’ è diventato sempre più flebile!
Ma venditori e acquirenti siete così sicuri che tutto ciò è stato fatto per aiutare voi??
Il dubbio che affiora è, chi ne ha tratto veramente vantaggio e chi aveva interesse a tale emendamento??
Per comprenderlo bisogna capire cosa sarebbe successo senza un emendamento/sanatoria così strutturato.
Chi aveva comprato con i nulla osta del comune e con notai compiacenti stava chiamando in causa il comune e i notai che avevano fatto il rogito.
Tutti preoccupati dei danni richiesti da venditori e acquirenti.
Ma andiamo per gradi, il comune di Roma avrebbe dovuto rispondere per responsabilità oggettiva dei propri dirigenti così come la regione e lo stesso sarebbe accaduto ai notai.
Questi erano gli unici responsabili di quanto è accaduto nell’edilizia agevolata e che avrebbero dovuto risarcire i venditori e compratori che così facendo avrebbero ottenuto pieno risarcimento senza sborsare nulla.
Invece ora con l’emendamento cosa succede ?
Chi doveva rispondere dei danni, Comune e dirigenti, Notai, Regione e dirigenti, oggi sono esclusi da qualsiasi responsabilità perché c’è l’emendamento che con un solo colpo ottiene un duplice risultato: sanare le loro responsabilità penali e civili; fare cassa.
Per non parlare dei promotori (si legge nel post su Facebook del senatore Ugo Grassi) che sono i presidenti della Commissione urbanistica Donatella Iorio e quello della Commissione sui piani di zona Pietro Calabrese, che anziché risolvere i problemi agli inquilini truffati i quali stanno proseguendo le denunce penali, si sono attivati chiedendo l’aiuto al governo solo per i venditori.
Ma si ricorderanno quando in campagna elettorale chiedevano il voto agli inquilini sbandierando la loro legalità?
Poi il senatore Ugo Grassi non pensa di aver un potenziale conflitto di interesse visto che la moglie notaio è vicepresidente del collegio notarile di Avellino?
Non vi è chi non veda che è stato fatto un provvedimento, tra l’altro anticostituzionale, per sanare i comportamenti specifici accaduti a Roma messi in atto da costruttori, dirigenti comunali e regionali e notai compiacenti.
Quindi, con un colpo di spugna da un danno patito un guadagno ottenuto.
Che dire geniale.
La genialità sta nel fatto che gli unici soggetti truffati, venditori e acquirenti, oggi sono costretti a pagare l’obolo al comune che invece avrebbe dovuto risarcire loro dal mercimonio dell’edilIzia agevolata con i nulla osta. Qualcuno arriva a dire che vi è pure qualche dirigente capitolino dell’urbanistica rimasto impigliato nel meccanismo del risarcimento per aver violato i prezzi massimi di cessione.
Interesse proprio? Si vedrà.
Noi presenteremo un esposto alla magistratura, prima perché i cittadini venditori e acquirenti non devono pagare le malefatte del comune di Roma e secondo per fare luce se in tutto ciò ci sono stati abusi, conflitti di interessi o altro perché una soluzione andava trovata ma non a danno della gente e sopratutto non per coprire le omissioni del comune di Roma.
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Ugo Grassi
Certo la ricostruzione è tranquillizzante. Ugo Grassi, marito di un notaio…è chiaro che si tratta di una operazione frutto di inquietanti collusioni..
Ah che gran cosa l’ignoranza. Permette consolanti ricostruzioni.
Innanzi tutto nella norma non c’è alcuna esclusione di responsabilità. In secondo luogo ignorate (appunto) che i professionisti rispondono solo per dolo o colpa grave (art.2236 c.c.) non per colpa lieve. Ciò detto, poiché per risolvere il caso è dovuta intervenire la cassazione a sezioni unite, vuol dire che il problema era particolarmente complesso. Ne deriva che in caso di chiamata in garanzia i notai non sarebbero stati condannati. E col cerino di condanne per somme disastrose sarebbero rimaste le famiglie. Se questa è la vostra giustizia…figuriamoci le ingiustizie.