Ieri a Bruxelles c’è stato un corteo di diverse migliaia di persone, che è finito con un tentato assalto al Parlamento Europeo. I manifestanti hanno preso di sorpresa la polizia, e hanno provato ad entrare da un ingresso laterale, ma sono stati respinti dai gas lacrimogeni.
Come in Francia, avevano addosso i gilet gialli. Questo movimento ormai parla ben oltre la Francia, ed è diventato il simbolo della riscossa delle classi popolari – dal sottoproletariato alla piccola-borghesia impoverita dalla crisi – contro il potere neoliberista, rappresentato sia dai governi nazionali che dall’Unione Europea.
Sui corpi dei manifestanti di tutto il mondo il gilet giallo sta diventando un simbolo di internazionalismo e di rivolta.
E’ l’ennesimo segnale del fatto che il capitalismo e le sue istituzioni non tengano. Per anni ci hanno raccontato che o esiste l’Europa di Macron, Renzi e i tecnocrati europei, o esistono i fascismi di Orbàn e Salvini…
Non è così. C’è anche un’Europa popolare che non ne può più e si ribella, certo in modo spurio, certo esposta al rischio di infiltrazioni fasciste e di recuperi delle forze politiche conservatrici, ma che alla radice esprime una domanda di giustizia sociale, di cambiamento in meglio.
Per questo come Potere al Popolo appoggiamo questi movimenti ed eravamo in piazza anche lì, grazie all’impegno dell’assemblea di Potere al Popolo – Bruxelles. Qui il report di una nostra compagna.
“Dopo le azioni nella “zona Europea” ci siamo uniti in unico corteo bloccando la circolazione in quella zona. Grande visibilità e la solidarietà degli automobilisti e altra gente che passava di li. Purtroppo poi siamo stati circondati dalla polizia che ha caricato e arrestato (450 persone riportano i quotidiani). Anche qui le rivendicazioni sono ovviamente contro l’UE,contro il governo di Michel che, con le ultime riforme su abbassamento di pensioni e salari, ha dato un’altra batosta alle classi popolari. Si uniscono le rivendicazioni climatiche – la settimana scorsa c’è stata una delle più grandi manifestazione qui, la marcia contro il cambiamento climatico, più di 100mila persone in piazze completamente inascoltate nel Consiglio sull’Ambiente del giorno dopo…
Intanto dai gilet gialli già è stato chiamato un prossimo appuntamento per sabato prossimo, 15 dicembre anche qui.
Noi continueremo a seguire e sostenere quello che si muove”.
https://youtu.be/MwzIV5NaYIc
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