Sabato 13 giugno a Milano, in piazza del Tricolore, Potere al Popolo ha convocato una assemblea pubblica in piazza nella quale intende mettere nero su bianco i mali del cosiddetto “modello Lombardia”, emersi drammaticamente con la pandemia di Covid 19.
Ma intende anche presentare le proprie proposte per una inversione di tendenza, chiamando al confronto un vasto arco di forze sociali e politiche per discuterne, soprattutto in previsione della manifestazione del prossimo 20 giugno in cui, dopo mesi di lockdown, il j’accuse pubblico su quanto avvenuto in Lombardia scenderà nelle piazze di Milano già attraversate da giorni da cortei, presidi e sit in.
Insomma i guasti del modello Lombardia non sono materia solo per la magistratura ma soprattutto per una azione politica, sociale e culturale che metta fine a scelte strategiche che ne hanno determinato un brusco risveglio e una doverosa rimessa in discussione.
Qui di seguito il comunicato con cui Potere al Popolo ha chiamato l’assemblea in piazza di sabato 13 giugno alle ore 9.45 in piazza del Tricolore
L’emergenza sanitaria da Covid19 ha purtroppo seminato morte soprattutto nell’Italia settentrionale, con Lombardia Veneto ed Emilia-Romagna tristemente in testa per numero di contagi. Questa emergenza ha fatto anche emergere tutta la falsità di una narrazione che da anni ci parla delle regioni del Nord Italia, in particolare della Lombardia, come modello di efficienza, competitività e vivibilità.
❌ Su questa retorica falsata, si è costruito il mito della regionalizzazione, che ha creato di fatto 21 sistemi sanitari diversi moltiplicando diseguaglianze tra territori, con fenomeni sempre più accentuati di liste d’attesa infinite, rinuncia alle cure. Questa gestione regionalizzata ha poi mostrato tutta la sua inadeguatezza nel corso dell’emergenza sanitaria, con la mancanza una risposta uniforme e pianificata a livello nazionale e gli effetti disastrosi che abbiamo ben visto.
? Dietro il fantomatico mito della “sinergia pubblico-privato” si nasconde lo smantellamento sistematico della sanità pubblica fatto di chiusura degli ospedali, dei servizi territoriali di prevenzione e della rete dei medici di base, a esclusivo beneficio del business della sanità privata che oggi in Lombardia si intasca il 40% della spesa sanitaria regionale. Il tutto veicolato da una classe politica, regionale e locale, che da anni intreccia i propri interessi clientelari con i grandi gruppi della sanità privata e con quelli di Confindustria. Lo abbiamo visto ad esempio con la mancata costituzione della zona rossa nella bergamasca sotto le pressioni di Confindustria.
? Come Potere al Popolo, facciamo quindi appello ai singoli e a tutte le forze politiche e sociali che si sono battute e si battono contro tutto questo per la partecipazione, il 13 giugno, ad una giornata di mobilitazione. Per richiedere:
? Il commissariamento della giunta regionale della Lombardia
? Una commissione di inchiesta trasparente e partecipata dai comitati dei parenti delle vittime dell’epidemia
? La fine del sistema di accreditamenti della sanità privata
? Le dimissioni del sindaco di Milano Sala e del sindaco di Bergamo Gori
? Lo stop del progetto di legge dell’autonomia differenziata
L’abbiamo detto e lo ribadiamo; non torneremo alla normalità perché la normalità era il problema!
Potere al Popolo
(la grafica in copertina è il murales realizzato da Cristina Donati Meyer)
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Giuseppe Cardillo
Non appertengo a nessun partito, ma sono pienamente d’accordo sulla manifestazione. In special modo contro Fontana, ch’è un incapace arrogante. Mi dispiace non esserci, perché non mi trovo in Italia. Bravi.