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Rete 4 calunnia docente universitario della Sapienza. Sulla Palestina ormai c’è la caccia alle streghe

Ieri sera Paolo Del Debbio, conduttore di Diritto e Rovescio su Rete 4, ha pesantemente calunniato il prof. Luciano Vasapollo che, in un’assemblea pubblica organizzata da Cambiare Rotta alla Facoltà di Fisica della Sapienza, aveva semplicemente denunciato le violazioni del diritto internazionale commesse dall’Esercito Israeliano a Gaza, dove è in atto un vero genocidio che ha causato la morte di circa 42 mila palestinesi, in gran parte donne e bambini, ed ora sta bombardando e invadendo il Libano, uno stato sovrano che ha sempre rappresentato un modello di convivenza tra religioni e etnie diverse.

Vedi QUI il video con gli interventi dell’assemblea di ieri.

Vasapollo ha riferito correttamente quanto denunciato dal Sudafrica alla Corte Penale Internazionale ed è stato riconosciuto come un’accusa fondata dai giudici dell’Aja, ma evidentemente per l’emittente di Mediaset le posizioni filo-israeliane della destra italiana non ammettono contraddittorio e chi esprime liberamente delle critiche alla politica sanguinaria di Benjamin Netanyahu deve essere messo a tacere.

Sulla guerra in Medio Oriente si respira un clima pesante, in effetti, sia nel mondo nei media che in quello delle università, e questo avviene in particolare alla Sapienza dove ieri pomeriggio c’erano numerosi giornalisti di testate di destra, eccitati dalla possibilità di additare all’opinione pubblica delle propria parte politica chi sostiene idee diverse, in concreto ieri sera il prof. Vasapollo che ha argomentato la sua posizione – condivisa totalmente da questo giornale – ricordando le critiche di Gramsci agli “indifferenti” e il dovere dell’intellettuale di prendere posizione in difesa dei deboli. Respingendo le accuse di terrorismo rivolte a chi si ribella al genocidio e che invece andrebbe considerato correttamente resistente.

Merita un chiarimento anche il fatto che nella trasmissione condotta da Del Debbio sia stato detto che quella di stasera era una lezione, mentre Vasapollo era stato invitato ad una assemblea pubblica con studenti, giornalisti, professori, cittadini. Infatti non era una lezione universitaria bensì un’assemblea indetta da alcuni collettivi alla Facoltà di Fisica e quindi Vasapollo non stava svolgendo il proprio ruolo di professore ma ha parlato in un’aula gremita di persone, e in veste di libero cittadino.

In base a ciò che dice la Costituzione, Vasapollo ha semplicemente espresso le sue idee, affermando che un paese che porta avanti il genocidio di una popolazione è uno Stato terrorista. “Su questo – sottolinea Vasapollo a FarodiRoma – si può essere d’accordo o no, così come si può non essere d’accordo se la resistenza palestinese viene etichettata come terrorista perché cerca di difendersi da un genocidio, allora bisognerebbe avere il coraggio di dire che la resistenza italiana contro il nazismo è stata anch’essa terrorista, cosa inconcepibile”.

Accanto alla prima accusa falsa che l’intervento di Vasapollo, fra i tantissimi, era una lezione, un’altra falsità è stata presentare il docente come delegato del rettore, mentre ha smesso questa funzione di delegato del rettore più di quattro anni fa. C’è da chiedersi perchè è stata veicolata quest’ulteriore falsità, probabilmente finalizzata a indirizzare offese false contro la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, che invece, notoriamente, ha posizioni diverse.

Terzo, oltre alle calunnie, oltre alle falsità, Vasapollo è stato oggetto anche di offesa alla sua onorabilità, perché il conduttore Del Debbio dopo aver fatto il suo nome e cognome, ha fatto vedere nel video solo una parte del suo intervento, e poi ha detto che si deve vergognare. “Io – replica Vasapollo – mi vanto delle mie idee anche se da molti non condivise e non ho niente di cui vergognarmi. Si vergognasse lui, io delle mie idee non mi sono mai vergognato e ne vado orgoglioso e dirò davanti a tutti che lo Stato di Israele, per me, è uno Stato genocida e che i palestinesi che si difendono da un genocidio, non sono terroristi ma compiono azioni di resistenza. Ripeto si può essere d’accordo o no, e di certo questo si doveva limitare a dire il giornalista, ma non accusarmi nel dire che quella era una lezione, che io sono il rappresentante del rettore, né tantomeno dire che io mi debba vergognare”.

*Il Faro di Roma

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1 Commento


  • Pasquale

    ‘Un paese che porta avanti il genocidio di una popolazione è uno Stato terrorista’. Andrebbe scritto a caratteri cubitali su tutti i muri del mondo. L’unica vera guerra va fatta contro l’indifferenza e l’unica bomba atomica dovrebbe essere sganciata sull’ignoranza.

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