Migliaia e migliaia di persone sono tornate in piazza ieri per la Palestina e contro l’invasione israeliana del Libano.
A Roma almeno diecimila persone, secondo molte fonti, a distanza di una settimana dalla manifestazione del 5 ottobre hanno marciato da Porta San Paolo a Piazza Vittorio.
A Milano è stato il 53° sabato consecutivo di manifestazioni a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio perpetrato contro di esso da parte degli apparati statali e ideologici di Israele. A Firenze si è svolta una manifestazione sotto la sede Rai contro una disinformazione che la metà del paese ritiene ormai inaccettabile.
La sfida decisamente riuscita è stata quella della manifestazione di Roma ad una settimana di distanza da quella del 5 ottobre che aveva visto un ripudio di massa del divieto a manifestare per la Palestina.
Se i commentatori e gli apparati sionisti e filo-israeliani pensavano ad un rinculo delle mobilitazioni, la piazza li ha smentiti clamorosamente.
Una marea di gente ha riempito le strade da Porta San Paolo fino a Piazza Vittorio riaffermando il diritto alla resistenza del popolo palestinese e libanese contro uno stato-canaglia che sta incendiando il Medio Oriente in nome dei propri ed esclusivi interessi strategici e di una devastante visione messianica sulla Grande Israele.
I ripetuti attacchi alle basi del contingente Unifil delle Nazioni Unite in Libano, hanno strappato un velo che molti governi hanno tenuto alzato in questi dodici mesi, alimentandolo con complicità concrete con Israele, fornendogli armi e copertura politica e diplomatica.
In molti hanno adesso scoperto con quale stato-canaglia stanno facendo i conti da 75 anni i palestinesi e i popoli della regione, uno stato per il quale oggi occorre chiedere l’interruzione di ogni rapporto diplomatico, economico, militare e l’espulsione dalle Nazioni Unite.
La giornata di manifestazione per la Palestina di ieri ha confermato come nella società sia ampiamente maggioritaria l’empatia verso le ragioni dei palestinesi ed estesa l’inimicizia per la politica genocidaria dello stato di Israele. E’ un dato di fatto che ha reso isterici gli esponenti sionisti e filo-israeliani ma che non è più aggirabile né rimovibile. Lo si è visto nella determinazione con cui migliaia di persone hanno preso parola e protagonismo in piazza insieme ai palestinesi.
Adesso diventa necessario un salto di qualità non solo nelle mobilitazioni di piazza ma anche nella capacità di lettura e comprensione degli scenari di guerra che si vanno preparando in Medio Oriente.
Qui di seguito alcune foto delle manifestazioni di Roma e Milano
Roma
(le foto sono di Patrizia Cortellessa)
Milano
Firenze sotto la sede Rai
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Franco
una proposta: ma perché le prossime manifestazioni contro il genocidio del popolo palestinese non vengono fatte, a turno, sotto le sedi della RAI, mediaset, la7, Repubblica, Corsera, etc, etc etc. al grido di: VERGOGNA! SIAMO STANCHI DELLE VOSTRE BUGIE. SIAMO STANCHI DELLA VOSTRA PROPAGANDA.