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Oristano. “Fermiamo la speculazione energetica a San Quirico”

Continua la pantomima da parte della RAS riguardo l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto ibrido solare termodinamico-biomassa di San Quirico (Oristano).

A seguito della pubblicazione (dopo circa due mesi) della delibera regionale del 25-12-16, in cui sostanzialmente la RAS sembra  propensa a dare l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto, nonostante le innumerevoli opposizioni da parte di comitati e giunte comunali, che rivendicano l’inutilità  e la pericolosità dell’impianto, in terreno agricolo  e a ridosso di centri abitati, si scopre che l’assessorato alla Difesa dell’Ambiente chiede all’assessorato all’Agricoltura ulteriori chiarimenti per:

1. verificare se i terreni oggetti d'intervento sono inseriti in domande oggetto di finanziamenti, per i quali sussistono vincoli di destinazione d'uso e di non alienabilità a carico delle imprese beneficiarie, e chiarire se le norme dei bandi prevedano la possibilità di rinuncia ai finanziamenti e agli impegni ad essi collegati;

2. una puntuale qualificazione delle potenzialità agronomiche dei terreni interessati dall'intervento.

Libe.r.u. ribadisce con forza e fermezza, anche alla luce dei nuovi eventi, la propria contrarietà alla costruzione dell’impianto e ricorda all’assessorato all’Agricoltura che esso verrebbe ubicato in un terreno agricolo di classificazione E. Un’operazione che contribuirebbe ad aggravare ulteriormente la già disastrosa situazione dell’agroalimentare della Sardegna, sacrificando terreno agricolo per produrre energia elettrica inutile ai nostri interessi, in quanto l’esportazione attuale di energia ammonta a circa il 50% della produzione totale.

Libe.r.u. conferma il totale appoggio e sostegno ai cittadini e ai comitati in lotta.

 

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