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Bologna. Le richieste consegnate all’Università nella giornata di lotta del 5 Maggio

Oggi è stata una giornata di mobilitazione nazionale lanciata dal sindacato degli inquilini Asia Usb, dalla Rete giovanile nazionale Noi Restiamo, dal Movimento per il diritto all’abitare, dalla Federazione del Sociale Usb e dalla Campagna per il blocco affitti e utenze per giovani, studenti e precari.
In questa giornata anche a Bologna come Noi Restiamo, insieme ad Asia USB e Federazione del Sociale USB, siamo tornati in piazza per portare la voce della nostra generazione,vittima sacrificale di ogni nuova crisi.

I problemi che oggi ci affliggono con particolare ferocia non nascono adesso, ma esistono da tempo: il lavoro povero, gli affitti sempre più alti, il diritto allo studio sempre meno garantito; oggi la crisi ha fatto venire i nodi al pettine e siamo stati in presidio davanti alla prefettura per rivendicare con più forza che mai i nostri diritti e un’inversione di rotta radicale, perché non vogliamo tornare a quella normalità che ci ha portato in questa condizione!

A seguito del presidio sotto la prefettura, siamo stati in rettorato per portare le nostre rivendicazioni direttamente al rettore di UniBo a cui abbiamo cercato di consegnare una lettera. Non ci è stato possibile ma l’abbiamo comunque inviata via mail al Rettore Ubertini e alla Presidentessa di ER.GO. Da loro pretendiamo la garanzia di un diritto allo studio vero per tutti.

L’Università di Bologna ha chiuso il bilancio del 2019 con quasi 7 milioni di avanzo. I numeri parlano chiaro: i soldi ci sono, manca la volontà di garantire il diritto allo studio! Per questo pretendiamo il blocco delle rate universitarie, investimenti in studentati pubblici, stop numero chiuso! Ma le nostre richieste non finiscono qui e chiediamo un incontro, anche telematico, affinché le nostre richieste si trasformino in fatti.

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In allegato la nostra testimonianza di fronte al rettorato e la lettera inviata al Rettore e ad ER.GO contenente tutte le nostre rivendicazioni.

Spett.le

AZIENDA REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO DELLA Regione Emilia-Romagna

In persona del Presidente

 Dott.ssa Patrizia Mondin
Email direzione@er-go.it

Spett.le

UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

In persona del Rettore

Dr. Francesco Ubertini

Email  rettore@unibo.it

OGGETTO: Richiesta di emanazione di provvedimenti e stanziamento di finanziamenti per tutelare il diritto allo studio.

Analogamente a quanto richiesto al Presidente Conte ed al Governo, con la presente intendiamo sollecitare l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Emilia-Romagna e l’Università di Bologna ad emanare provvedimenti e stanziare finanziamenti per tutelare il diritto allo studio.

In questi mesi di crisi sanitaria e sociale gli studenti e i giovani lavoratori si sono trovati immersi tra un’enorme mole di difficoltà materiali: dal pagamento dell’affitto e delle utenze, all’assenza di coperture economiche fino al pagamento delle tasse universitarie la cui scadenza si avvicina.

A queste difficoltà se ne sono aggiunte altre legate all’impossibilità per moltissimi studenti e dottorandi di seguire le lezioni adeguatamente, sia per problemi economici (per mancanza di dispositivi o di una rete internet adeguata), sia per problemi logistici (per la chiusura delle biblioteche o dei laboratori), sia per problemi psicologici legati alla difficile situazione.

Per questo abbiamo costruito coordinamenti regionali per il blocco degli affitti e delle utenze e per il diritto allo studio in moltissime regioni e il 30 di aprile siamo andati davanti Palazzo Chigi con sindacati e realtà sociali e politiche a portare le nostre richieste direttamente al governo: il blocco degli affitti e delle utenze, le tutele dei diritti degli studenti, un reddito per chi è senza una copertura economica.

 

In Emilia-Romagna, come rete nazionale giovanile Noi Restiamo, abbiamo lanciato l’“Assemblea diritto allo studio Emilia-Romagna – emergenza Covid 19” raccogliendo segnalazioni e richieste, che con la presente sottoponiamo anche a voi affinché ne diate concreta attuazione.

Le nostre richieste sono:

  • Abolizione di tutte le rate dell’anno accademico in corso e del prossimo
  • Eliminazione di ogni differenziazione per i fuori corso
  • Comprensione nella borsa di studio della monetizzazione dei servizi attualmente non erogabili
  • Abolizione dei criteri di merito per le borse di studio del prossimo anno accademico con valutazione solo del reddito attraverso l’ISEE 2020 o l’ISEE corrente 2020
  • Prolungamento della carriera universitaria di almeno un semestre senza aumento delle tasse
  • Agevolazioni per la didattica a distanza con messa a disposizione gratuita dei libri di testo in formato pdf
  • Disposizione gratuita dei testi online delle biblioteche universitarie
  • Eliminazione di tutti i test di ingresso alle università
  • Attivazione di corsi di recupero per gli studenti del primo anno di laurea di triennale
  • Blocco del pagamento di affitti e bollette
  • Aumento delle residenze universitarie pubbliche
  • Stabilizzazione di prezzi calmierati per gli alloggi nelle città
  • Blocco del pagamento residenze universitarie e dell’espulsione dei beneficiari
  • Retribuzione completa di tutti i contratti di collaborazione a tempo parziale interrotti
  • Retribuzione dei tirocini curriculari
  • Proroga delle scadenze e della retribuzione per dottorandi, assegnisti e precari della ricerca
  • Stabilizzazione di tutti i precari della ricerca.

 

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