Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, molti inquilini, che abitano gli immobili gestiti dalla società Giulia Srl nel quartiere Bolognina, si sono organizzati insieme ad Asia-USB per trattare con la proprietà per una diminuzione temporanea del canone. Sono stati numerosi i tentativi di avviare la trattativa, ai quali la società ha sempre risposto negativamente adducendo improbabili “difficoltà economiche”: si tratta infatti di appartamenti di proprietà del noto imprenditore edile Paolo Pazzaglia, che controlla gran parte delle proprietà immobiliari del quartiere e altre ne sta costruendo da mesi.
Ieri pomeriggio un presidio dinanzi agli uffici della società ha strappato la promessa di un incontro per la rinegoziazione del canone di affitto. La proprietà, che ha affermato esplicitamente i propri piani di speculazione, non ha potuto ignorare le rivendicazioni da parte di chi vive sulla propria pelle una crisi sociale accentuatasi con l’emergenza sanitaria. Si tratta di studenti e lavoratori precari che non hanno ricevuto alcun sostegno concreto al reddito e che rivendicano il diritto all’abitare, sicuramente prioritario rispetto alle ragioni di profitto di un palazzinaro.
Ricordiamo infatti che le misure regionali e di governo si sono dimostrate totalmente insufficienti e appannaggio esclusivo dei grandi proprietari immobiliari. Dietro ai progetti di “riqualificazione urbana”, sostenuti dall’amministrazione cittadina, si nascondo processi di gentrificazione ed espulsione di settori di classe (famiglie a basso reddito, studenti, migranti, lavoratori precari) che vivono all’interno di uno storico quartiere popolare e che hanno iniziato a opporsi a tale scempio.
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