Sabato a Bologna e Roma le forze dell’ordine hanno usato la violenza contro i cortei che chiedevano verità e giustizia per Ramy. Dopo la diffusione dei video dei carabinieri che giocano all’inseguimento fino a uccidere Ramy, nessuno può nascondersi dietro un dito: o si sta a difesa di chi ammazza un ragazzo per non essersi fermato a un posto di blocco oppure si sta con chi vuole verità e giustizia.
La gestione di sabato sera a Bologna è stata ancora una volta indecente, ancora una volta si è visto il vero significato del patto Lepore-Piantedosi: le forze dell’ordine comandate dal ministro più reazionario della storia repubblicana sono libere di usare tutta la violenza, e subito dopo arriva la giunta Lepore-Clancy a dare copertura politica inventandosi un inesistente assalto alla Sinagoga, addirittura già smentita dalla Questura.
Questa gestione dell’ordine pubblico è esattamente quello che legittima i singoli membri delle forze dell’ordine a compiere ogni abuso. È inutile che poi ci si ridipinga la faccia facendo le campagne formali contro il ddl 1660 o piangendo contro le manifestazioni dell’estrema destra.
Di fronte al coro unanime di destra e sinistra che invocano più repressione, serve costruire un’alternativa che non abbia paura di schierarsi, anche quando è necessario dare voce alla richiesta di verità e giustizia per qualsiasi “crimine di Stato”.
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