Come se non fossero bastati gli allarmi e le tensioni sugli sgomberi degli spazi sociali o, in questi ultimi giorni, il caos scatenato ai seggi con le doppie nomine degli scrutatori, il commissario Tronca continua a provocare il caos nella vita della città di Roma, forse perchè essendo stato Prefetto di Milano prova un sottile piacere nel complicare le cose nella Capitale che Milano vorrebbe essere ma non è, o almeno non è ancora nonostante vari gruppi di potere spingano in questa direzione.
Ultima troncata in ordine di tempo sono stati i forti disagi di questa mattina alla circolazione in viale Palmiro Togliatti a causa della chiusura del parcheggio del mercato domenicale Porta Portese Est imposta dal Comune di Roma a causa del non rinnovamento della concessione.
L’attacco all’associazionismo da parte del Commissario Tronca arriva anche a colpire una storica esperienza di autogestione che permette a più di 500 ambulanti di operare in uno spazio che altrimenti sarebbe lasciato all’abbandono. La burocrazia capitolina ferma un servizio ai cittadini, togliendo posti di lavoro e uccidendo un mercato dell’usato e dell’economico attivo da anni.
L’area, precedentemente occupata da autodemolizioni abusive e discariche di materiali inquinanti e pericolosi, era stata riqualificata dall’associazione che ne gestisce la manutenzione e l’utilizzo, e rischia così di tornare al degrado più assoluto.
Il V Gruppo Casilino della polizia locale si è accorto dopo ben 10 anni, che i passi carrabili di accesso al parcheggio, che dovevano essere realizzati ed adeguati dalla società TAV S.p.A. che si è occupata della viabilità dell’area, non sono provvisti di un provvedimento specifico di autorizzazione.
L’associazione ha richiesto il rinnovo della concessione, si è mobilitata presso tutti gli uffici municipali e comunali senza sortire però alcun effetto.
A seguito della segnalazione della polizia locale che per 10 anni non si era accorta del problema, nessuno al Dipartimento X Tutela Ambientale, nonostante la disponibilità e sensibilità del Presidente del Municipio V, si è assunto la responsabilità di risolverlo.
L’ AGS Porta Portese Est, gli operatori, l’USB ambulanti ed i cittadini preannunciano una serie di iniziative fino alla soluzione del problema, convinti che l’incapacità del funzionario della P. A. nel trovare soluzioni ragionevoli, anteponendo la sterile burocrazia alla logica e al buon senso, non può fermare un servizio di estrema utilità per i cittadini ed a costo zero per il comune.
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