Oggi in Campidoglio si discute della delibera di iniziativa popolare che ha raccolto migliaia di firme e che chiede l’internalizzazione degli Aec cioè degli assistenti educativi che nelle scuole seguono gli alunni con difficoltà psicofisiche.
La partita che si gioca su questo servizio è significativa delle scelte sul carattere pubblico dei servizi sociali comunali che in questi decenni sono stati invece esternalizzati e privatizzati, creando così un verminaio di appalti a cooperative nel quale dilaga precarietà, insicurezza nella continuità del servizio e retribuzioni scandalosamente basse.
Il coordinamento degli Aec, sostenuto dai sindacati di base, in questi anni ha condotto una mobilitazione costante nei confronti del Comune, ancora prima che arrivasse la Raggi come sindaco.
Ma la speranza di una inversione di tendenza rispetto a esternalizzazioni e privatizzazioni dei servizi comunali, è andata disattesa anche con la giunta M5S.
Con la delibera di iniziativa popolare che chiede l’internalizzazione delle operatrici e degli operatori Aec, in qualche modo l’amministrazione comunale è stata messa di fronte ad una scelta. Oggi si deve pronunciare il consiglio comunale e qui sono cominciati i mal di pancia.
La destra voterà a favore dell’attuazione della delibera, lo stesso farà Fassina e il gruppo misto dove sono confluiti consiglieri usciti dal M5S. Il PD, anch’esso all’opposizione, è come al solito alle prese con due scarpe: da un lato vorrebbe complicare la vita alla giunta Raggi, dall’altra non può complicare i rapporti con il M5S con il quale è al governo e con cui potrebbe raggiungere un accordo sulle elezioni comunali del 2021.
Infine c’è il M5S che dispone della maggioranza in Comune, che negli anni ha spesso sostenuto con alcuni suoi consiglieri la battaglia per le internalizzazioni ma che oggi deve decidere se dare attuazione alla delibera o no. I consiglieri che sostengono la delibera temono però di mettere in difficoltà la giunta Raggi e il suo (e loro) futuro. Internalizzare centinaia di assistenti educativi significa dare un segnale forte anche sul fronte del bilancio comunale.
Vedremo oggi come andrà a finire. Gli Aec si sono dati appuntamento in Campidoglio e, da quanto sappiamo, non si accontenteranno dell’ennesimo tavolo tecnico che non hanno mai prodotto passi in avanti ma solo preso tempo. Adesso c’è una delibera: o la si vota o la si respinge.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa