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Il Kant chiama, l’Albertelli risponde: occupata un’altra scuola a Roma

Oggi è stata un’importante giornata di mobilitazione per gli studenti delle scuole di Roma. Il classico appuntamento alla metro Piramide della mattina era il preludio del corteo che avrebbe portato i ragazzi e le ragazze, venuti in rappresentanza da molti istituti della capitale, verso il Ministero dell’istruzione, il Miur.

Questa mobilitazione giunge al termine di una settimana calda per la città, dopo che i video della bagarre tra studenti e polizia la mattina dell’occupazione del liceo Kant avevano fatto il giro del paese, arrivando perfino alla Camera e al Senato, poi rivelatesi più impegnate al teatrino dei giochi della maggioranza che non all’ascolto della voce delle nuove generazioni.

Gli studenti e le studentesse protagonisti di una settimana di autogestione e corsi nel liceo di Centocelle-Torpignattara hanno terminato ieri l’occupazione, scendendo oggi in piazza insieme ai loro compagni delle altre scuole.

Durante il corteo, il governo M5S-Pd-Leu e il Ministero presieduto da Lucia Azzolina sono stati presi di mira dagli slogan e dagli striscioni degli studenti romani, poi una parte di questi ha raccolto idealmente la staffetta lasciata ieri dai ragazzi del Kant, e ha deciso di far manforte alla voce degli inascoltati, occupando un altro istituto.

Un’immagine proveniente da dentro la scuola.

Il liceo Pilo Albertelli, all’Esquilino, infatti è da pochi minuti sotto la gestione dei suoi studenti, che in linea di continuità con il liceo Kant si mettono in gioco per prendere in mano le redini del proprio futuro.

Un’occupazione che viene come detto in apertura in un giorno di mobilitazione importante, al termine di un ciclo di “scioperi della Dad” che ha visto gli studenti e le studentesse della scuola sempre in prima linea, perché il diritto allo studio non può passare attraverso il mero dibattito Dad sì/Dad no, ma deve tornare a essere terreno di conquista della generazione del futuro.

Su questo, ogni ipotesi di compatibilità con chi ha massacrato la scuola nell’ultimo trentennio, dalla destra alla finta sinistra, passando per i sindacati concentrativi e le sigle a questi affini, non può più essere praticata.

Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

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