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Roma. Prima truffato, ora a rischio sfratto: l’infinito imbroglio dei Piani di Zona

Piano di Zona Montestallonara: Marco e sua figlia rischiano lo sfratto pur essendo vittime dell’infinita truffa.

Giovedì 15 aprile, a partire dalle ore 8:00, picchetto di solidarietà con Marco: appuntamento in via Monte Stallonara, 90.

La storia di Marco apre un nuovo capitolo della truffa dei piani di zona: nel 2012 gli viene affittato un alloggio di edilizia agevolata che paga regolarmente attraverso i bonifici. Inutile è stato negli anni richiedere la copia del contratto registrato fino a quando scopre che l’alloggio era in un piano di zona e che il ‘presunto’ proprietario non poteva affittargli la casa perché è vietato dalle norme sull’edilizia agevolata.

Ma al danno si aggiunge la beffa: il Tribunale civile di Roma emette sentenza di sfratto contro Marco per occupazione senza titolo e ha fissato per il 15 aprile, in piena pandemia, la data dello sfratto, a nulla sono valsi i bonifici pagati a dimostrazione di un rapporto di locazione.

Ma non finisce qui: il curatore fallimentare, che in prima istanza aveva riconosciuto le ragioni di Marco e chiesto la cancellazione da socio del locatore per le violazioni della legge, ha improvvisamente cambiato le carte in tavola e ha addirittura rogitato a favore dell’ex locatore l’alloggio pubblico, senza che Regione Lazio e Comune di Roma avanzassero alcuna abiezione.

La vicenda dei piani di zona non ha mai fine, non è bastata l’approvazione della norma nell’ultima legge Finanziaria che impedisce la messa all’asta e la vendita degli alloggi realizzati con il finanziamento pubblico, le curatele fallimentari stanno gestendo questo patrimonio come fosse solo loro prerogativa e non riconoscono l’interesse pubblico prevalente, quello per cui è stato costituito questo intervento di edilizia sociale.

Fanno questo sfruttando le “disattenzioni” degli Uffici regionali e comunali che spesso non intervengono, a volte non si costituiscono nei giudizi o lasciano passare tanto tempo per far valere la finalità pubblica di questo importante patrimonio, mandando alle calende greche le procedure di revoca delle concessioni e dei finanziamenti.

Questo succede non solo a Montestallonara (coop. Santa Barbara), ma a Osteria del Curato, a Casale Nei, piani per gli anziani dove la Regione ha finanziato l’intervento al 90% a fondo perduto, ecc.

L’ASIA-USB denuncia la grave situazione in cui versa la gestione di questo patrimonio lasciato in mano alla speculazione e i ritardi delle Amministrazioni competenti nel ridare un ruolo a questo impostanti intervento pubblico e invita a partecipare giovedì 15 aprile, a partire dalle ore 8:00, al picchetto di solidarietà con Marco in via Monte Stallonara, 90.

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