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Dal Kurdistan a Firenze, spezzare l’isolamento, abbattere il fascismo!

Da ormai oltre due mesi la parlamentare di HDP Leyla Guven è in sciopero della fame senza termine per denunciare tortura e repressione nei confronti delle migliaia di detenuti politici in Turchia e per chiedere la fine dell’isolamento di Ocalan. Raccogliendo il suo esempio oltre 200 detenuti politici del PKK si sono uniti alla sua lotta, mentre dentro e fuori le carceri turche, l’opposizione al regime si mobilita per denunciare il clima di repressione. Lo sciopero ha coinvolto anche parlamentari e militanti politici in Turchia ed a Strasburgo, dove decine di attivisti kurdi sono in sciopero della fame in solidarietà alla deputata Leyla Guven ed agli altri prigionieri politici.

La scorsa settimana, dopo più due anni di isolamento totale, finalmente il presidente del Pkk Ocalan ha potuto incontrare il fratello e la copresidente di HDP. La lotta e la solidarietà di centinaia di militanti hanno portato a questo primo risultato, ma i prigionieri hanno deciso che proseguiranno la campagna di scioperi della fame senza termine perché le terribili condizioni di detenzione nelle carceri di Erdogan non sono cambiate e l’isolamento dello stesso Ocalan non si è di fatto attenuato dato che resterà confinato sull’isola prigione di Imrali e da oltre 6 anni non gli è ancora stato permesso di incontrare i suoi avvocati.

Questo sciopero, non a caso, si svolge mentre forte soffiano i venti di guerra in Siria, con la minaccia turca di una nuova invasione per porre fine all’esperienza kurda di governo popolare nel Rojava.

La Turchia, potenza regionale integrata nel sistema militare Nato e testa di ponte di una borghesia islamica che aspira a giocare un ruolo politico ed economico nel panorama globale, è ormai pienamente entrata nel conflitto siriano anche con l’obiettivo di colpire il movimento di liberazione e resistenza kurdo guidato dal Pkk, “colpevole” non solo di non aver ancora piegato la testa di fronte alla feroce repressione militare, ma di rappresentare per l’intera regione mediorientale un progetto politico alternativo da parte della sinistra di classe, antimperialista, femminista ed ecologista, un progetto fondato sulla convivenza fra i popoli, sull’emancipazione della donna e sulla gestione del potere e del territorio sottratte a logiche di profitto e sfruttamento.

Un progetto che, nonostante vari tentativi, in questi anni di conflitto nessuna potenza globale o regionale (a partire da Usa e Turchia) è riuscita a rendere “compatibile” con i suoi interessi, proprio per il ruolo determinante che il Pkk continua ad avere. Anche a seguito dei recenti avvenimenti in Siria, con l’annuncio del ritiro delle truppe americane ed il rinnovato dinamismo delle altre potenze coinvolte nel conflitto siriano, in Siria come in Irak, Turchia e in tutto il Kurdistan sono oggi in maniera sempre più chiara le forze del PKK e del PYD, con le YPG ed YPJ, che si riconoscono in questo progetto politico ispirato da Ocalan, ad essere non solo in prima linea contro il fondamentalismo islamico, ma anche e soprattutto per la costruzione di una società giusta e libera, in aperta contrapposizione alle mire del capitale e dei suoi diversi alleati.

Tutto il Medio Oriente, da tempo zona strategica per le politiche imperialiste, è ancora oggi area di espansione per il capitale e di sfruttamento delle classi popolari di questi paesi. E lo diviene sempre maggiormente, in un contesto di crisi economica e politica come quello attuale, in cui vecchi e nuovi equilibri si succedono rapidamente e sono tutt’altro che in via di definizione.

Non è un caso dunque che anche in Europa la repressione colpisca sempre più spesso i militanti che sono stati in Rojava per sostenere il processo rivoluzionario proposto dai kurdi combattendo a fianco delle YPG/YPJ kurde. Come successo a Torino nei confronti di 4 compagni ed una compagna tornati dal Rojava, in Italia, come in Germania, Spagna e Inghilterra, questi compagni vengono denunciati e processati perché impegnati in prima persona nel sostegno alla resistenza delle YG/YPJ nella difesa del loro territorio e delle loro strutture di autogoverno.
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Per sostenere lo sciopero della fame dei prigionieri, per la liberazione di Ocalan ed a fianco della rivoluzione del Rojava e della soldairietà internazionale, facciamo appello all’adesione e alla partecipazione ad una serie di mobilitazioni cittadine.

MERCOLEDI 23 GENNAIO: Giù le mani dagli internazionalisti – Noi stiamo con le Ypg-Ypj! ore 18 presidio davanti alla Prefettura in solidarietà ai 5 internazionalisti di Torino per i quali si tiene l’udienza di (eventuale) convalida delle misure di sorveglianza speciale;

Dalle 19/19.30 corteo dalla Prefettura all’Università in Piazza Brunelleschi

Dalle 21.00 iniziativa/dibattito sulla mobilitazione dei prigionieri politici kurdi in sciopero della fame, con la partecipazione di un rappresentante kurdo e delle delegazioni di internazionali

GIOVEDI’ 24 : giornata di mobilitazione in Brunelleschi con banchini informativi, mostra fotografica, streetart, murales e raccolta fondi a favore della cassa di resistenza per gli internazionalisti colpiti dalla repressione

Dalle 21.00 presentazione film sulla vita di Sakine Cansiz, esponente storica del PKK assassinata a Parigi dai servizi segreti turchi 5 anni fa

VENERD’ 1 FEBBRAIO: ore 21.00 al CPA Firenze Sud incontro/dibattito con Rashid, rappresentante dell’ufficio informazione del Kurdistan in italia

VENERDì 8 FEBBRAIO: dalle ore 16.00 alle 19.00 volantinaggio in Piazza dei Ciompi per promuovere la partecipazione al corteo nazionale a Roma

SABATO 16 FEBBRAIO alle 14.00 da Piazza della repubblica e ROMA CORTEO NAZIONALE Corteo-Libertà per Ocalan e tutte/i le/i prigioniere/i politici

Da Firenze partenza in PULMAN alle ore 9.00 in Viale Guidoni (davanti ai mercati generali ortofrutta)

Per info e prenotazioni: 348 7219228 (Niccolò)
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Comunità Kurda Toscana, CPA Firenze Sud, Rete antirazzista fiorentina, Comitato Kurdistan Aysel Kurupinar, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos – Campi Bisenzio, Collettivo Politico Scienze Politiche, Krisis – Collettivo di Studi Umanistici e della Formazione, Rete Dei Collettivi Fiorentini, Studenti di Sinistra, IAM Iniziativa Antagonista Metropolitana, Collettivo Universitario Autonomo – Firenze, Potere al Popolo – Firenze,, Assemblea beni comuni/diritti, Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra, PRC Firenze, LaPolveriera SpazioComune, Da Rifredi ad Afrin, Associazione Firenze città aperta

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