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Veneto. Nuove case di riposo, ma solo posti letto a libero mercato!

Apprendiamo dalla stampa locale dell’avvio dell’iter per la prossima costruzione della casa di riposo a Musile e San Donà, mentre a Jesolo è in fase di realizzazione.

Attualmente nel Veneto Orientale ci sono 1.015 posti letto realizzati e accreditati dalla Regione, mentre le impegnative sanitarie di ricovero sono 750 (dove per capirci, la quota sanitaria è a totale carico del SSN). La Regione ha autorizzato nel territorio dell’ASL 4 la costruzione di nuove residenze per 660 posti letto. Ma il numero di impegnative sanitarie non viene adeguato! Così più della metà dei posti letto potrebbero incentivare il libero mercato in quanto non coperti dalle agognate impegnative sanitarie di ricovero con costi della retta, insostenibili per i più.

È un business che stiamo denunciando ormai da anni, legato anche alla mancata integrazione delle rette per i non autosufficienti. Svariate sentenze da parte dei tribunali ordinari, TAR, Consiglio di Stato, non ultima la Cassazione, fondano la tesi sul principio giuridico ,anche in applicazione del 4 comma dell’art. 6 della legge 328 del 2000 : «per i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, il Comune nel quale essi hanno la residenza prima del ricovero, preventivamente informato, assume gli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica».

Siamo all’apoteosi dell’iniquità; ci sono quasi mille anziani che avrebbero diritto a un posto letto in casa di riposo, ma se lo vedono negare e le case di riposo pubbliche sono in passivo di bilancio, anche per colpa di questa mancanza di rilascio di impegnative attuata dalla Regione.

Se un paziente non può permettersi un posto letto al libero mercato, con costi delle rette che schizzano a 2200 euro al mese e non si trova nella condizione di essere assistito a domicilio, rischia di dover rinunciare al ricovero in casa di riposo.

Una volta superata la fase acuta, anche dopo un ricovero ospedaliero, un anziano certificato come non autosufficiente, non sempre segue il percorso della  continuità assistenziale, cosi come previsto dalla normativa vigente! Questo accade perché la Regione Veneto non garantisce ai territori le necessarie impegnative sanitarie! Nel Veneto orientale ci saranno circa 1700 posti letto, ma solamente 750 sono coperti da impegnative di rilievo sanitario. Mentre le richieste aumentano, il numero delle impegnative rimane invariato!

Il nuovo piano socio sanitario del Veneto, nel 2012 aveva previsto un taglio di posti letto ospedalieri, i quali dovevano essere integrati dai posti letto negli ospedali di comunità, che avrebbero dovuto svolgere la funzione di filtro verso il ricovero definitivo nelle case di riposo accreditate. Cara Regione Veneto, dove sono finiti i posti letto di ospedale di comunità? Perché non viene adeguato il numero di impegnative sanitarie? Il vostro slogan “prima i veneti” è buono solo per raccattare voti in campagna elettorale!

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