«Il procuratore di Catania Zuccaro chiede l’archiviazione» per i fatti della nave Diciotti. #Salvini canta vittoria, ovviamente, in diretta facebook ripresa da tutti i media mainstream.
Per la procura di Catania la scelta di non far scendere i migranti dalla nave era di “natura politica” e, per ciò stesso, “insindacabile”.
Per chi se ne fosse dimenticato, il procuratore #CarmeloZuccaro è quello stesso che scatenò il putiferio, rilanciato da Di Maio, con la fantomatica inchiesta sui “rapporti tra Ong e scafisti” che non portò a nulla e che venne, pertanto, archiviata. Intanto il danno era stato fatto.
La vicenda della nave Aquarius segnò il culmine di una campagna infame avviata proprio con le dichiarazioni di Zuccaro, nell’estate del 2016, contro le organizzazioni umanitarie non governative impegnate nelle operazioni di soccorso nel Mediterraneo e fece da preludio al famigerato accordo Italo-libico del febbraio 2017 in base al quale l’Italia continua, ancora oggi, a finanziare la Guardia Costiera libica legata a doppio filo ai trafficanti di esseri umani e respinge i migranti che vengono rispediti nei lager libici.
Una campagna infame che ha spianato la strada alle carognate di Salvini, in primis, la decisione di chiudere i porti italiani all’emergenza umanitaria.
L’indagine di Zuccaro sui fantomatici “taxi del mare” venne usata nell’aprile del 2017 da #LuigiDiMaio per attaccare il governo Gentiloni e l’allora Ministro degli Interni #MarcoMinniti non si fece pregare due volte nel legittimare le violenze della Guardia Costiera Libica spingendo così molte organizzazioni attive nel soccorso ai migranti a lasciare il Mediterraneo.
La tragica conseguenza di tutto questo porcile tipicamente italiano è stata la definitiva trasformazione del mar Mediterraneo in un immenso cimitero.
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