Dieci militanti dell’organizzazione ecologista internazionale Greenpeace, alcuni dei quali travestiti da orsi polari, sono stati fermati in seguito ad una manifestazione pacifica ma non autorizzata davanti alla sede della Gazprom a Mosca, per protestare contro i progetti petroliferi del colosso russo nell’Artico.
Gli attivisti, provenienti da Russia, Germania, Austria, Olanda e Ungheria, avevano creato un ‘santuario artico’ di fronte all’ingresso con maxi striscioni in russo e in inglese (‘Gazprom sta uccidendo l’Artico’), tentando di bloccare l’accesso anche con tende incatenate al recinto. Analoga protesta davanti alla sede di Gazprom a Berlino, dove Greenpeace ha installato una trivella alta tre metri simulando un disastro ambientale, con un liquido nero versato su una superficie bianca evocante i ghiacci artici. Queste ed altre iniziative, come i due recenti blitz su una piattaforma petrolifera di Gazprom, rientrano nella campagna mondiale dell’associazione per richiamare l’attenzione sui rischi dell’attività estrattiva nell’artico, che per Greenpeace dovrebbe essere trasformato in una ”riserva”.
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