Otto marinai statunitensi, che parteciparono ai soccorsi dopo lo tsunami del 2011 in Giappone, hanno citato in giudizio la Tokyo Electric Company (Tepco), la società elettrica che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, per la loro esposizione alle radiazioni.
I marinai accusano la Tepco di aver mentito sulla reale minaccia proveniente dall’impianto danneggiato. Gli otto hanno sottoposto il caso a una corte federale di San Diego e chiesto 10 milioni di dollari a testa di indennizzo, 30 milioni di ammenda per la Tepco, e un fondo di 100 milioni di dollari per pagare le loro spese mediche. I marinai sostengono che il gestore diede l’impressione che il livello delle radiazioni rilasciate dall’impianto nucleare non rappresentasse alcuna minaccia per la salute, e che per questo si recarono in zone che erano in realtà pericolose, esponendosi alle radiazioni. Contattata dalla Bbc, Tepco ha confermato di essere stata citata in giudizio ma ha detto di non aver ricevuto ancora la denuncia e di non essere perciò in grado di commentare.
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