La presidente cilena, la socialista Michelle Bachelet, ha annunciato l’imminente varo di nuove misure anticorruzione volte a garantire la trasparenza sui patrimoni dei funzionari pubblici, nel pieno di uno scandalo per finanziamenti illeciti ai partiti e alle polemiche per i controversi affari di suo figlio, Sebastián Dávalos Bachelet.
“Le soluzioni a situazioni che abbiamo visto negli ultimi tempi devono essere istituzionali, perché solo con istituzioni legittime si può mantenere solida la democrazia” ha detto Bachelet a pochi giorni dalla creazione di uno speciale ‘consiglio’ incaricato di elaborare le nuove normative.
“Questo – ha aggiunto – implica fare nel più breve tempo possibile le trasformazioni che ci permettano di soddisfare gli standard di trasparenza e correttezza che i cittadini chiedono legittimamente”.
Sebbene di gran lunga inferiori come portata agli scandali che in queste settimane colpiscono altri paesi latinoamericani – uno su tutto il Brasile con la società nazionale Petrobras – anche quelli cileni agitano il panorama nazionale.
Fra questi, l’inchiesta per frode tributaria che coinvolge il gruppo finanziario Penta o quella sui presunti finanziamenti ai politici da parte dell’azienda mineraria Sqm. In più Sebastián Dávalos Bachelet, figlio di Michelle, è stato di recente costretto a lasciare un incarico che ricopriva alla presidenza perché raggiunto da accuse di “traffico di influenze” in merito a un milionario prestito ottenuto per comprare e vendere terreni.
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