Menu

Spagna: Mussolini armò il colpo di stato di Franco

Che l’aiuto militare di Hitler e Mussolini fu fondamentale per la vittoria dell’esercito di Francisco Franco contro le forze repubblicane è storia. Ma che l’aiuto ai militari fascisti sia iniziato ben prima del colpo di stato del 18 luglio del 1936 e che sia stato indispensabile a dare il via alla sollevazione dei franchisti è una novità che emerge da alcuni documenti ritrovati dallo storico Ángel Viñas autore insieme ad altri studiosi del libro “Los mitos del 18 de julio”.

Secondo le nuove carte, i golpisti ricevettero ingenti quantitativi di armi dall’Italia di Mussolini circa due settimane prima del giorno dell’alzamiento: 40 aerei, 10 mila bombe da 2 kg, 2000 da 50 kg, carburante, mitragliatrici e pallottole perforanti. Per un totale di 39 milioni di lire, l’equivalente di 350 milioni di euro attuali. Neanche tantissimo. Il finanziatore di tutta l’operazione fu il banchiere Juan March.
A provarlo sono quattro contratti di compravendita firmati da alcuni esponenti dell’estrema destra spagnola con la Siai, industria aereonautica italiana del tempo. Documenti che cambiano, e non di poco, la storia della Guerra Civile Spagnola.

I contratti chiarivano che la consegna ai reparti golpisti di armi, munizioni e altri rifornimenti doveva avvenire entro la metà di luglio del 1936. Il che vuol dire che Franco e i suoi avevano da tempo deciso la data del colpo di stato, ma anche che alcuni dirigenti del regime fascista italiano erano al corrente dei piani dei militari spagnoli ribelli.

Senza le armi comprate in Italia e in particolare senza gli aerei superiori tecnologicamente a quelli in dotazione al governo legittimo, i reparti golpisti dell’esercito e l’estrema destra di Madrid non avrebbero potuto conquistare un pezzo consistente del territorio spagnolo fin dai primi giorni e porre le basi di una lunga guerra che, grazie al sostegno militare e finanziario di Hitler e Mussolini, si concluse con la vittoria di Francisco Franco.

In base a un lungo lavoro di ricerca lo storico Ángel Viñas è giunto alle seguenti conclusioni: che il colpo di stato del 18 luglio del 1936 non fu opera solo di militari ma anche di ambienti politici ed economici che ebbero un ruolo fondamentale; che non si trattò di un fatto interno alla Spagna ma che nella riuscita del golpe influirono l’intervento delle potenze straniere, in particolare dell’Italia fascista, fin dalla sua gestazione; che la data dell’alzamiento era stata decisa indipendentemente dall’omicidio de leader dell’estrema destra spagnola, Calvo Sotelo, che secondo la vulgata comune accelerò i tempi della ribellione militare contro la Repubblica.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • almanzor

    Non è del tutto nuovo (a parte i 4 contratti scoperti e le notizie in più sul contesto): i Savoia Marchetti ‘prestati’ dall’Italia furono effettivamente indispensabili per trasbordare la Legione marocchina in Spagna nei primi giorni dell’alzamiento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *