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India. Rinviata la sentenza per i due marò

Al momento si stanno discutendo i ricorsi presentati dall’Italia in difesa della giurisdizione nazionale e della “immunità funzionale” dei due fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India ormai da nove mesi. La decisione è in linea con le procedure locali, ma vene vissuta come “uno schiaffo” dalla diplomazia italiana, evidentemente ancora convinta di poter intrattenere rapporti di tipo coloniale con uno dei paesi “emergenti” di maggior peso.
La presidenza del consiglio esprime la preoccupazione «per le conseguenze negative che il mancato riconoscimento della giurisdizione dello Stato di invio dei militari avrebbe sull’impegno internazionale nella lotta contro la pirateria in alto mare e nelle missioni di pace all’estero». Una formula decisamente fuori luogo in questo caso, visto che l’unica “pirateria” che abbia fin qui colpito con una certa insistenza è localizzata al largo della Somalia e dello stretto di Aden, ad alcune mighliaia di chilometri dalle coste del Kerala indiano.

Il governo italiano – sottolinea la nota di Palazzo Chigi – esprime «forte delusione e profondo rammarico» per il posticipo, a oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento.

Secondo Palazzo Chigi, il differimento della pronuncia della Corte suprema non appare «assolutamente comprensibile agli occhi delle istituzioni e dell’opinione pubblica italiane e provoca forte preoccupazione».

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1 Commento


  • stefano

    “i due marò che, mentre erano “in prestito” a una petroliera privata, hanno ucciso due pescatori indiani…”

    domanda: eri presente? In caso contrario, invidio le tue certezze.

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