Ieri sera è arrivato il semaforo verde per altre 24 ore di cessate il fuoco e il proseguimento dei negoziati al Cairo che vanno delineando un primo accordo di massima tra israeliani e palestinesi per una “tregua duratura”. Israele ha annunciato ieri sera che ha accettato – su richiesta dell’Egitto – di estendere la tregua temporanea a Gaza per 24 ore mentre continueranno i negoziati al Cairo per un accordo permanente con la delegazione palestinese. In una dichiarazione l’Egitto ha confermato che non è stato raggiunto un accordo, ma che continueranno le trattative su un accordo a lungo termine. “Palestinesi e israeliani hanno concordato di estendere il cessate il fuoco di 24 ore per continuare i negoziati in corso”, ha detto l’agenzia di stampa statale egiziana Mena citando un comunicato ufficiale. In precedenza un membro della delegazione palestinese al Cairo aveva affermato che i palestinesi avevano comunicato all’Egitto d’essere disposti a sottoscrivere una proposta egiziana per un cessate il fuoco permanente. Nel frattempo Jihad Islamica e Comitati di Resistenza Popolare minacciavano di riprendere i lanci di razzi alla scadenza della tregua, a mezzanotte, se non si fosse raggiunto un accordo definitivo secondo le condizioni poste dai palestinesi. Anche Hamas aveva ripetutamente avvertito che non avrebbe esteso il cessate il fuoco, come forma di pressione per ottenere risultati immediati da esibire come concessioni di Israele dopo le quattro settimane di raid e bombardamenti su Gaza. Ma Hamas ha subito forti pressioni sia dall’Egitto che dal presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen) affincè accettasse il prolungamento della tregua.
La bozza d’intesa sulla tregua è stata resa nota dall’agenzia palestinese Maan e poi dalle tv arabe sulla base di anticipazioni di fonte palestinese. La proposta di intesa sarebbe articolata in 8 punti, con al centro la riduzione dell’embargo contro Gaza Inoltre, sempre secondo le fonti della delegazione palestinese al Cairo, emerge un’intesa di massima anche sulla creazione di un porto commerciale a Gaza.
Emergono però anche i timori israeliani per una sconfitta politica dopo aver scatenato una escalation militare. Netanyahu ha avvertito che l’esercito israeliano tornerà a colpire duramente se dovesse riprendere il lancio di razzi dalla Striscia. Netanyahu aveva sottolineato che Hamas ”non puo’ sperare di compensare una sconfitta militare con un successo politico” e che Israele respingera’ ogni proposta che non tenga in debito conto i suoi interessi di sicurezza. Hamas ha negato da parte sua la sconfitta militare dando rilievo alla trattativa nella quale i palestinesi annunciano di aver raggiunto la gran parte delle richieste avanzate nel corso del negoziato.
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