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Emilia, la terra trema ancora. Nuove vittime, strage di operai

16 morti, una decina di dispersi, centinaia di feriti. 

LA DIRETTA

21.40 – “A seguito delle nuove scosse di oggi sono stati rilevati crolli di diverse entità anche nelle province di Modena e Ferrara, Piacenza (comuni di Fiorenzuola d’Arda), Mantova (comuni di Moglia e Poggio Rusco) e Bologna. Crolli di minore intensità sono avvenuti nelle province di Rovigo, Venezia e Reggio Emilia”. Lo ha reso noto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà.

21.25 – Ci sono un farmacista di 61 anni e un ingegnere di 60, entrambi di Mirandola, tra le vittime del sisma. Il farmacista (M.M.) stava lavorando nella sua azienda del settore biomedicale, quando il capannone è venuto giù. L’ingegnere, invece, stava facendo delle verifiche in un’abitazione privata dopo la scossa delle 9 di stamattina, quando sarebbe stato sorpreso da un crollo.

21.20 – Il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha espresso il cordoglio della città ai familiari di Paolo Siclari, l’operaio morto oggi nel crollo di un capannone a Mendolla in Emilia. Siclari era nato a Messina il 30 maggio 1975 e dal giugno del 2001 si era trasferito a lavorare al nord.

21.15 – In Lombardia le conseguenze del sisma di oggi sono più gravi di quanto si pensasse: sono già 1350 le persone evacuate nella regione. Per i primi soccorsi la Regione ha inviato due colonne mobili della protezione civile a Moglia e San Giacomo delle segnate, attrezzate con cucina da campo e il necessario per allestire due tendopoli da 250 posti ciascuna che saranno pronte entro stanotte. Per accogliere le famiglie di sfollati sono stati trovati altri 800 posti letto in alcuni comuni del mantovano, la zona della Lombardia più colpita.

21.10 – Sono 16 i morti accertati finora in Emilia, ma ci sarebbero ancora cinque dispersi. E’ quanto afferma un funzionario della Protezione civile, precisando che 13 sono i corpi senza vita già portati all’obitorio, due quelli individuati ma non ancora recuperati, uno quello appena trovato.

21.05 – Una donna è stata appena estratta viva dalle macerie nel comuni di Cavezzo, informano i Vigili del Fuoco.

21.00 – Aumenta il numero dei feriti. A Carpi il pronto soccorso ha accolto 230 persone, mentre i pazienti più gravi sono stati trasportati all’ospedale Baggiovara di Modena. Qui fino alle 18.30, sono arrivate 145 persone di cui oltre un terzo per lesioni riconducibili al terremoto. Due di loro sono stati trasportati con l’elisoccorso. I ‘codici rossi’, che identificano le situazioni più gravi, sono 12. Si tratta di persone in prognosi riservata che hanno subito gravi traumi, alcuni da schiacciamento.

17.50 – Il ministro Giarda, riferendo in aula a Montecitorio, riassume così la situazione. I morti, 15 in totale, sono stati 3 a Mirandola (fra cui Mauro Mantovani, 64 anni, nel crollo della Aries), 3 a San Felice sul Panaro (Kumar Pawan, 31 anni, indiano; Mohamad Azaar, 45 anni, marocchino; e l’ingegnere italiano che stava facendo delle verifiche), 1 a Concordia (Sergio Corbellini, colpito mortalmente da un comignolo in strada), 1 a Finale Emilia, 1 a Cento, 1 a Novi (il parroco di Rovereto don Ivan Martini), 1 a Medolla, 4 a Cavezzo. I dispersi sono 1 a Mirandola, 3 a Medolla, 3 a Cavezzo. Ma il ministro Annamaria Cancellieri parla anche di “dodici dispersi”. I feriti ricoverati sarebbero almeno 200.

16.10 –  I Giardini Papadopoli a Venezia, dove stamane si è verificata per il terremoto la caduta di una statua in pietra, sono stati chiusi al pubblico con effetto immediato. Lo ha deciso il Comune di Venezia.

16.05 – Nel crollo della ditta Meta di S.Felice sul Panaro, che ha portato a tre morti, uno degli operai che hanno perso la vita era Kumar, 27 anni, del Punjab. La comunità sikh si è radunata davanti ai cancelli per ”aiutare e pregare”. ”Kumar era stato chiamato dal proprietario perché la ditta doveva andare avanti. E lui – ha detto Singh Jetrindra, rappresentante della comunità – è dovuto andare a lavorare perché non poteva perdere il posto”. Kumar è morto assieme ad un altro operaio marocchino e ad un ingegnere italiano che stava eseguendo i controlli di stabilità all’interno della fabbrica metalmeccanica.

16.00 – Quattro vittime e tre dispersi. E’ il bilancio del crollo dell’azienda biomedicale Haemotronic, a Medolla, nel modenese, riferito dall’emittente Trc-Telemodena. Dopo le nuove scosse di terremoto dell’una, che hanno imposto una pausa ai soccorsi, sono riprese le ricerche delle persone ancora sotto le macerie: si tratterebbe di tre operai italiani, tutti con meno di trent’anni. 

15.55 – Evacuato e chiuso il Comune di Bologna. Evacuati anche l’ospedale di Carpi e il palazzo di giustizia di Modena.

15.50 – Sono salite a quindici le vittime del sisma che ha colpito questa mattina l’Emilia-Romagna. Oltre cinquemila le persone evacuate dalle loro abitazioni dopo le nuove scosse, 4.500 nel Modenese e le altre tra le province di Bologna e Ferrara. Entro la serata saranno allestiti 4mila nuovi posti per gli sfollati, annuncia la regione Emilia Romagna.  La Protezione civile sta lavorando per rafforzare (con un migliaio di posti) – viene spiegato nel comunicato della Regione – le strutture già esistenti, mentre grazie all’aiuto di altre Regioni saranno attrezzati 5 nuovi campi di accoglienza con 1.250 posti. In aumento anche gli alberghi disponibili ad ospitare la popolazione delle zone colpite. A Crevalcore due treni speciali con cuccette e posti letto accoglieranno circa 450 sfollati.

15.40 – A Cavezzo le vittime sono diventate due. Si tratta di due donne, una delle quali rimasta sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi.

15.20 – Sale il numero dei morti nel sisma che ha colpito il modenese: sarebbero saliti a tre i morti alla Bbg di San Giacomo Roncole, Mirandola. Un morto anche alla Haemotronic di Medolla, dove si continua a scavare perchè potrebbero esserci altre vittime sotto le macerie. A Mirandola una persona potrebbe essere morta in via 25 luglio. 

15.00 – Anche a Bologna ci sono delle persone sfollate a causa del terremoto. In particolare, in via Saragozza al civico 70 è stato evacuato l’intero palazzo per inagibilità: sono le 10 famiglie allontanate dagli appartementi. Sono in corso verifiche in via Marconi 45, via dell’Indipendenza 31, via Barberia nr. 17. Anche l’ufficio Unep (notifiche tribunale) sito in vicolo Monticelli 2, presenta vistose crepe su travi del soffitto ed è stato evacuato. 

14.50– È stata annullata l’amichevole Italia-Lussemburgo che si sarebbe dovuta giocare questa sera a Parma. Lo ha deciso la Federcalcio d’intesa con il Comune e la Prefettura di Parma.

14.40 –  Il sindaco di Medolla, Filippo Molinari, conferma la morte di un operaio, rimasto ucciso dal crollo dell’Emotronic, azienda del biomedicale che ha sede in via Statale. «Al momento ci sono altre 3 persone disperse sotto le macerie dello stesso capannone – spiega il primo cittadino – e sono in corso le operazioni recupero da parte dei vigili del fuoco, aiutati delle unità cinofile». Decine gli sfollati nel centro storico a causa di numerosi crolli, ma per il momento non risulterebbero feriti gravi. 

14.30 –  Un cittadino cinese risulta essere tra le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia stamattina. Lo conferma il Consolato generale cinese di Milano all’agenzia Nuova Cina, che non ha però fornito ancora l’identità della vittima.

13.15–  La Gazzetta di Modena riferische che due morti sono stati recuperati alla Bbg di San Giacomo mentre un morto sarebbe stato trovato alla Haemotronic di Medolla”.

13.10 – Smentita la notizia della morte del parroco di Carpi

13.05 – Ancora una forte scossa, alle 13:01, con magnitudo 5.1 ed epicentro a Novi di Modena 

13.00 – Una nuova, forte, scossa di terremoto di 5.3 gradi della scala Richter ha investito l’Emilia-Romagna alle 12.56. E’ durata circa trenta secondi.

12.35 – Il Sindaco San Felice conferma i tre morti alla ditta Meta. Due operai e un tecnico che stava facendo rilievi sulle strutture

12.30 – Riaperte tutte linee ferroviarie interessate dal terremoto che ha colpito il Nord Italia. Sta tornando alla anormalità la circolazione dei treni sulla Bologna – Verona, Bologna – Padova, Bologna – Piacenza e Verona – Modena. Il transito dei convogli, che in alcuni tratti procede a velocità ridotta, è stato sospeso per circa 30 minuti per fare il punto sulla situazione delle infrastrutture e i necessari controlli a seguito della scossa tellurica. 

12.25 – 
La centrale di Ostiglia, paese dove questa mattina il terremoto ha provocato il crollo di una scuola – per fortuna evacuata dopo la scossa del 20 maggio – era uno dei siti prescelti dal governo Berlusconi per la realizzazione di un impianto nucleare. Lo propose nel 2010 il ministro Paolo Romani, insieme a Caorso. 

12.20 – Nella provincia di Mantova si contano 7 feriti provenienti dalla zona di Pieve di Coriano, ricoverati in condizioni non gravi presso il presidio ospedaliero del comune. 

12.15 – Una parte del duomo di Carpi è crollata in seguito al terremoto. Nel crollo sarebbe morto il parroco. Lo si apprende dai vigili del fuoco.

12.10 – La persona morta a Concordia è un anziano colpito in strada da un cornicione che si è staccato dal tetto di un palazzo.

12.05 – È stato estratto vivo uno dei due operai dispersi nella ditta Bbg di Mirandola. Lo riferisce l’emittente ‘Telemodena’. Continuano le ricerche dell’altro lavoratore. 

12.00
– Chiuse la via Emilia a Modena e la provinciale Mirandola Medolla, sospese le linee ferroviarie Bologna-Modena, Bologna Venezia, Bologna Padova e Venezia-Padova.

11.55
– i numeri d’emergenza per le zone colpite: Ferrara: 0532771546; Modena: 059200200; Mirandola: 0535611039; San Felice: 800210644; Cento 3332602730 

11.50 – Una donna è stata estratta senza vita dalle macerie a Cavezzo. Il paese sembra bombardato, decine di edifici si sono letteralmente sbriciolati.

11.45 –  La caduta di qualche calcinaccio nel comune di Massa ha provocato la chiusura precauzionale di una scuola per avviare verifiche sismiche. Lo comunica la Regione Toscana. Le autorità cittadine hanno deciso la chiusura di tutte le scuole a Ferrara fino a giovedì 31.

11.40 – La Ministra degli Interni Cancellieri ha annunciato di essere in partenza per l’Emilia Romagna.

11.30 – Il dato è stato comunicato dall’Ingv alla Protezione Civile. L’epicentro ancora in Emilia, in provincia di Modena, ha investito i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo, ma la scossa è stata avvertita anche a Milano e Venezia e addirittura a Torino e in Val D’Aosta. Nel capoluogo lombardo e nell’hinterland alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza subito dopo il sisma.
A Bologna, la terra ha tremato per diversi secondi in maniera prolungata, sussultoria e ondulatoria. Tanti i bolognesi, lavoratori e non, scesi in strada per il forte spavento: il movimento tellurico, per forza e intensità, ha ricordato quello del 20 maggio scorso.
La scossa è stata nettamente avvertita anche a Firenze, dove in molte scuole è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati evacuati studenti e professori. 

La scossa di stamattina ha provocato danni ingenti e nuove vittime anche se il bilancio è ancora provvisorio. In molti casi sono crollati gli edifici già danneggiati dal terremoto di dieci giorni fa. A Mirandola è crollato un capannone in via Di Mezzo: morti due degli operai rimasti intrappolati sotto le macerie. A Mirandola è crollato anche il duomo.
A San Felice sul Panaro, in via Perossaro, invece si registrano tre morti e vari feriti per il crollo di una trave nell’azienda Meta. A crollare anche in questo caso è stato un capannone industriale, così come era avvenuto il 20 maggio scorso. Nell’antico comune sono crollati anche la Torre dell’Orologio ed altri edifici storici.
Notizie di danni gravissimi arrivano dal paese di Cavezzo, che sarebbe stato letteralmente raso al suolo dalla scossa.
Sono quattro gli operai rimasti sotto le macerie di un capannone industriale crollato a Medolla. Secondo quanto si apprende, almeno uno dei quattro é vivo perché sta comunicando con i vigili del fuoco con il telefonino. 
Due operai di un caseificio sono rimasti feriti, uno in modo gravissimo, a Castelvetro piacentino, nel deposito di stagionatura formaggi ‘Aimi’, per la caduta di un ingente quantitativo di forme di Grana Padano dagli scaffali. Riccardo Poli, cremonese, 20 anni, residente a Castelvetro, ha subito lo schiacciamento del torace ed è stato trasportato all’ospedale civile di Cremona in prognosi riservata. Laurentin Danut Popa, romeno, 44 anni, ha subito un trauma al piede giudicato guaribile in 30 giorni.
A Cento è crollato il tetto del teatro comunale e numerose abitazioni private sono segnate da crepe e crolli. Gravi danni anche a Crevalcore, in provincia di Bologna.
Alcuni lievi danni sono stati segnalati addirittura a Venezia mentre alcuni comuni in provincia di Rovigo sarebbero stati seriamente investiti dal sisma.
Dopo la scossa principale delle 9.03 altre 26 si sono registrate finora, di intensità inferiore ma comunque avvertite dalla popolazione in preda al panico.

In molte zone dell’Emilia Romagna i ponti telefonici sono andati in tilt, rendendo impossibile o difficile la comunicazione attraverso i cellulari. Nella regione è stata interrotta la circolazione dei treni per motivi di sicurezza e il traffico ferroviario è rallentato anche in altre regioni limitrofe del centro-nord.

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