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I brevetti sui vaccini vanno tolti dalle mani di Big Pharma

In occasione dell’inizio dei lavori della Wto in Svizzera, ieri in diverse città italiane si è manifestato per tornare a chiedere la liberalizzazione dei brevetti sui vaccini e la possibilità di accesso grauito ai vaccini da parte dei paesipiù poveri.  Nella Capitale una manifestazione si è tenuta sotto al Ministero della Salute, in altre città sotto le Regioni.

Il vaccino deve essere un bene comune come l’acqua e non l’ennesima occasione per fare profitti. Con il sistema dei brevetti, che l’Unione Europea insiste a voler difendere, resta tagliata fuori dalla vaccinazione la gran parte della popolazione mondiale e questo comporta l’impossibilità di una battaglia efficace contro il virus. In questo modo non basteranno né la 3° né la 4° o la 5° dose per fermare i contagi e debellare il Coronavirus e tutte le sue possibili varianti.

I guadagni delle grandi aziende farmaceutiche finora hanno raggiunto cifre clamorose. Per PFIZER, BIONTECH e MODERNA si parla di 34 MILIARDI DI DOLLARI ENTRO IL 2021. Pfizer e Moderna da sole guadagnano 93 milioni di dollari al giorno, mentre soltanto l’1% delle dosi di ciascuna azienda viene inviata ai Paesi più poveri.

Questi dati sono stati diffusi dall’associazione People’s Vaccine Alliance che ha spiegato però di averli tratti dai risultati pubblicati dalle aziende stesse.

Le stesse Pfizer e Moderna che stanno realizzando profitti giganteschi hanno però ricevuto ben 8miliardi di dollari di finanziamenti pubblici per realizzare il vaccino ma si rifiutano di trasferire tecnologie e conoscenze ad altri possibili produttori situati in Paesi più poveri, per mantenere il monopolio e garantirsi gli altissimi profitti.

In questi giorni, dal 30 novembre al 3 dicembre, l’Organizzazione Mondiale del commercio – WTO che ha sempre respinto ogni ipotesi di liberalizzazione dei brevetti sui vaccini, torna a riunirsi in Svizzera. Mentre più di 100 Paesi hanno chiesto una moratoria sui brevetti per salvare l’umanità dalla diffusione del virus, l’Unione Europea e lo stesso governo Draghi si rifiutano di sostenere questa richiesta di civiltà.

Basta profitti sulla salute. Per combattere il virus c’è bisogno di più sanità pubblica e meno profitti alle aziende private

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