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Il comune di Ravenna ostaggio di bande nazifasciste ucraine?

L’ultima edizione del Festival della Culture ha dovuto registrare diversi episodi incresciosi.

– A richiesta dell’associazione ucraina Malva, il comune di Ravenna ci ha negato la possibilità di poter gestire un banchetto informativo incentrato sulla cultura russa, oggetto di pesante discriminazione a causa della guerra, e sulle sofferenze di altri popoli come i curdi e gli abitanti del Donbass.

– Prima dell’ inizio dello spettacolo di danze tradizionali ucraine, chi presentava l’evento si esibiva in una smaccata propaganda a favore del governo di Kiev. Cittadini che protestavano indignati di fronte a tale atteggiamento e facevano riferimento ai valori dell’antifascismo venivano aggrediti fisicamente da un gruppo di individui. Spintoni,  pugni e tirate di capelli che terminavano solo con l‘intervento delle forze dell’ordine, che però trascinavano fuori dalla sala gli aggrediti, mentre gli aggressori continuavano a circolare senza nessuna ripercussione.

Una volta fuori, non sono mancate le molestie ai danni di una ragazza minorenne, il tutto davanti alle forze dell’ordine, le quali non hanno minimamente provveduto ad allontanare il molestatore, ma bensì noi.

– Nel proseguo della serata agli antifascisti che avevano espresso dissenso nei confronti della propaganda del regime di Kiev veniva impedito l’accesso al festival, e nel pieno del volantinaggio, ulteriori provocazioni da parte degli ucraini hanno portato all’allontanamento definitivo dal luogo dei/delle compagn*.

Non sono note misure di nessun tipo prese a carico di coloro che avevano aggredito gli stessi.

Siamo stati costretti ad ascoltare delle idiozie raccontate dalle forze dell’ordine quali:

L‘equiparazione dell’Alma già ad uno stadio, dove se entri in una curva rivale ed esponi la tua bandiera, te la sei cercata, quindi facendo passare un locale PUBBLICO per “PRIVATO UCRAINO”;

– l’inesistenza del popolo russo del Donbass;

– le false dichiarazioni sull’identificazione dei soggetti che ci hanno aggredito, arrivando addirittura ad addossare l’inizio dell’aggressione a noi, quando si vede benissimo nei loro filmati, che consigliamo di visionare per bene, chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti.

Alle forze politiche che amministrano il Comune di Ravenna, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare per la guerra di Liberazione, chiediamo conto del loro schierarsi a fianco di reparti militari che fanno dell’ideologia nazista la loro base identitaria, come il Reggimento Azov e non solo.

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2 Commenti


  • Armando businco

    Quegli asterischi sono un segno 0reoccupante di omologazione alla cultura di cui i nazi fascisti sono l’espressione estrema. Non stupitevi se il nemico vi mette i piedi in testa col plauso delle istituzioni, quando vi piegate a giocare sul tavolo del nemico, con le sue regole. Personalmente sono 2 anni che dico che tutto ciò sarebbe successo. E ne vedremo ancora delle belle….PER DECOLONIZZARE IL NOSTRO PAESE È NECESSARIO, PRIMA, DECOLONIZZARE LE NOSTRE MENTI. Thomas Sankara.


  • Carlo Mazzoli

    Quando, nel ’43, si è smesso di piagnucolare e si è imbracciato il mitra, dei fascisti si vedevano solo le schiene…

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