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Bellona (CE). Sabato corteo contro i disastri ambientali

A Bellona, sulla vicenda ilside siamo ormai alla frutta. Per la comunità del territorio e per il comitato mai più ilside dopo il danno ora anche la beffa.
Il danno è enorme: dopo nove mesi dall’incendio dell’ex sito di stoccaggio, la messa in sicurezza, che la legge impone si faccia in 30 giorni, non è stata realizzata!
Regione e comune continuano in un assurdo rimpallo di responsabilità’ e intanto il sito è a oggi abbandonato, con rifiuti combusti lasciati sul posto e che ancora fumano, e con tanti rifiuti ancora presenti all’ interno che rischiano di generare un nuovo incendio, una ulteriore bomba ecologica.
Nonostante ciò e nonostante la procura abbia in corso indagini sul caso.
Dopo 9 mesi nulla di fatto, si perpetua il danno al territorio e alla comunità.
Non contenti le forze dell’ ordine del territorio ed un sindaco chiamato a deporre fanno si che sul comitato cittadino mai più #Ilside cadessero degli avvisi di garanzia a carico di attivisti e membri della comunità.
Oltre il danno la beffa.
Insomma le stesse istituzioni incapaci a risolvere un’ emergenza ambientale in 9 mesi, si prendono la briga di denunciare chi invece per la soluzione del disastro lotta dal primo giorno.
Incredibile! Cose da ventennio, o forse solo incompetenza da parte di chi dovrebbe tutelare l’ ordine pubblico ed i cittadini del territorio.
Di fatto il giorno 29 novembre il comitato si recò al comune di Bellona, durante l’ orario di ricevimento del sindaco, per chiedere un documento in cui spiegasse il perché non fosse stata emessa alcuna ordinanza in danno in seguito all’incendio di luglio.
Non ci risulta sia vietato sostare in sala d’attesa oltre un certo numero, come alla posta…
Non fu interrotta alcuna attività’ e sarebbe stato impossibile fra l’ altro visto che decine di carabinieri giunsero immediatamente sul posto.
Nell’arco della mattinata ricevemmo il documento.
Tutto in modo pacifico, come da sempre agisce il comitato mai più iIlside.
Le lotte sociali per la difesa del territorio non si fermeranno certo di fronte a simili puerili atteggiamenti. Membri della comunità che si organizzano in comitati e si battono per la tutela della salute e dell’ ambiente sono una risorsa non un problema.
Dopo 9 mesi il problema IIside non ha ancora una soluzione, è impensabile che cittadini preoccupati per l’accaduto che tentano di ottenere la messa in sicurezza del sito vengano denunciati, in un territorio sventrato e saccheggiato dai poteri forti.
Le intimidazioni non fermano la lotta di cittadini e comitati impegnati in tutta la Campania, per la difesa del territorio e della salute pubblica, contro ogni forma di speculazione ecomafiosa.
Se difendere la terra è reato, allora denunciateci tutti!

Il cammino del comitato prosegue.
Lo scorso sabato eravamo con migliaia di attivisti a Napoli per dire stop allo scempio ambientale e alla speculazione sui nostri territori.
Il 14 aprile porteremo quelle lotte che erano con noi in terra di lavoro, a Bellona.

Ci sarà una manifestazione per ribadire:
Le lotte ambientali e i comitati non si criminalizzano.
Per la messa in sicurezza e bonifica definitiva del sito.
-Solo degli stolti possono pensare di fermare la lotta per l’ ambiente attraverso l’arma dell’intimidazione
-Solo degli incapaci o dei collusi possono riuscire a non risolvere il problema #Ilside dopo 9 mesi.

Per cambiare questo degrado sociale, per la difesa dell’ambiente, e per rivendicare la libertà di difendere il nostro territorio , di resistere il 14 aprile saremo nelle strade di Bellona.

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