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Bologna, Merola tiene il traffico in cambio di cosa?

Dopo la dura campagna elettorale per le amministrative a Bologna, giocata fino all’ultimo voto, e dopo essersi assicurato la guida della città per il secondo mandato consecutivo, Merola si è preso una settimana di ferie.
Prima di partire, aveva sferrato un duro attacco alla magistratura, a sostegno dell ex governatore Errani, assolto per la questione di Terremerse che lo aveva costretto a dare le dimissioni da presidente della Regione.
“Si apra una riflessione sul fatto che un’istituzione come l’Emilia-Romagna sia stata trascinata in un’elezione anticipata, che ha visto la partecipazione del 37% dei cittadini” aveva dichiarato, forte della sua recente vittoria (risicata). “A Bologna c’è un caso da chiudere in fretta: deve arrivare un procuratore, perché è evidente a tutti noi che manca una guida. Ci sono state le spese pazze, ma si è andati a elezioni anticipate perché Errani è stato rinviato a giudizio”.
Il magistrato gli aveva risposto per le rime, come a dire “Sindaco non si immischi, la magistratura è indipendente e fa il suo lavoro”. E con queste battute il sindaco se n’è andato in ferie.

Al suo ritorno, sabato scorso, ha sfilato in prima fila al Gay Pride, e oggi ha finalmente fatto sapere i nomi della prossima giunta. “Una nuova Giunta ‘di strada’, fatta di 5 donne e 4 uomini, persone competenti e appassionate, per ricostruire un rapporto di fiducia con la città”. È questa l’idea di Merola per riconquistare una città che gli ha dato una fiducia evidentemente non troppo confortante per la roccaforte PD.

Non è presente nella lista dei prescelti infatti Lombardi, renziano quotato per la delega all’Università, ma sono stati riconfermati molti volti noti, come Riccardo Malagoli alla sicurezza e ai lavori pubblici, Davide Conte al Bilancio, Matteo Lepore all’economia. Al posto di Amelia Frascaroli, al welfare Luca Rizzo Nervo. Tra gli altri nomi, non presenti nella giunta precedente sono Marilena Pillati, vicesindaco che terrà la delega all’istruzione. Entrano le ‘civiche’ Susanna Zaccaria, consulente legale della “Casa delle donne”  alle pari opportunità e Bruna Gambarelli, direttrice del teatro Dom del Pilastro, alla cultura e alle periferie. All’urbanistica e ambiente va Valentina Orioli, dell’Alma Mater, mentre assessore alla casa è Virginia Gieri. Capo di gabinetto, invece, Valerio Montalto.

Il sindaco ha tenuto per sé invece la delega al traffico. Da indiscrezioni uscite in questi giorni infatti, pare che il sostegno del deputato Andrea De Maria alla campagna elettorale celi un accordo di portata più generale. De Maria, suo avversario nel partito, e uomo in grado di controllare i voti nella sinistra del Pd bolognese, pare si sia accordato col sindaco in cambio del ritiro del progetto del Passante Nord di cui si discute ormai da 15 anni, e ovviamente del sostegno di Merola alle prossime elezioni politiche. Il sindaco ha così ottenuto la città di Bologna, e avrebbe rilanciato sull’allargamento della tangenziale di Bologna e dell’autostrada. Infine, scrive il Corriere di Bologna, il sostegno da parte del sindaco Merola alle elezione dirette della Città metropolitana e dunque del sindaco metropolitano tra qualche anno, magari anche prima della scadenza naturale del secondo mandato di Merola”.

In questo modo il Comune di Bologna sparirebbe, ma alle elezioni dirette del sindaco metropolitano potrebbe partecipare chiunque..da Merola stesso ai suoi fedelissimi..

Inizia una nuova fase quindi. Vedremo nei prossimi mesi, cosa saprà mettere in campo questa nuova squadra, per le periferie e per le fasce deboli di questa città.

Redazione Contropiano Bologna

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