L’abbiamo detto e lo abbiamo fatto, ogni giorno deve essere #NoMeloniDay: dopo i gravi fatti di ieri a Roma oggi anche a Bologna abbiamo visto alla prova il DL Sicurezza.
Dalla mattina ci siamo incatenati al Minghetti, continuando a resistere, per fermare il Decreto Sicurezza contro le politiche di riarmo del governo Meloni e per la revoca del Decreto Minniti
Per ore abbiamo resistito con determinazione alle provocazioni e minacce della polizia che con un atteggiamento gravissimo ci ha sbarrato la strada per impedirci di continuare il corteo.
Volevano farci capire che l’aria sta cambiando e che nel nostro paese neanche il più basilare principio di democrazia è garantito, come quello di portare la voce degli studenti davanti a una convention con le più alte cariche dello stato, cittadine e europee.
Non sapevano che avrebbero trovato di fronte noi giovani partigiani che con coraggio e determinazione abbiamo conquistato un corteo nella nostra città finana Piazza dell’Unita, raccogliendo l’esempio delle migliaia di giovani partigiani che hanno lottato e sacrificato la loro vita per liberarci da guerra e fascismo.
Ci chiediamo dov’erano Schlein, Landini, Lepore e De Pascale che provano a mettere il cappello sulle lotte dei giovani e degli studenti contro la stretta repressiva che denunciamo da anni mentre veniva applicata quest inaccettabile gestione di piazza: erano dall’altra parte della barricata dentro la convention di Confindustria a braccetto di Meloni, Bernini, Calenda, Valditara, Metzola, Piantedosi, Tajani, gli stessi responsabili delle politiche repressive e guerrofandoie che stanno distruggendo il nostro futuro.
Non esiste nessun “campo largo d’opposizione” al Governo Meloni: l’opposizione siamo noi che con coraggio e determinazione stiamo costruendo, assieme a tutte le forze coerenti e indipendenti dalla sinistra, la grande manifestazione nazionale del 21 Giugno a Roma contro riarmo e difesa comune, genocidio e repressione.
Non è ancora abbastanza, la nostra battaglia continuerà finché il DL sicurezza non sarà fermato e il decreto Minniti sarà abolito.
Ai nostri posti ci troverete il 30 Maggio alla tavola rotonda in UniBo contro le denunce a 10 rappresentanti, il 31 Maggio nella mobilitazione a Roma, il 31 maggio-1 giugno nell’assemblea regionale di OSA a Rimini e il 21 Giugno nella grande manifestazione nazionale in cui scenderemo tutti a Roma
Giovani partigiani contro guerra e repressione: ai nostri posti ci troverete!
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