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Padova. Fascisti contro Catai e Potere al Popolo

Questa mattina due compagni arrivano, come sempre, al Catai per sistemare dopo l’iniziativa di ieri sera.

Questo è lo stato in cui abbiamo trovato lo spazio: porta sfondata, libri buttati a terra (in pieno stile fascista), svastiche sui muri e a terra e danni al telo da proiezione con una simpatica scritta “merde”.

Sono entrati dentro il nostro spazio, dove ogni giorno facciamo attività sociale, dove ogni giorno portiamo avanti sportelli gratuiti per tutti e tutte, lavoratori, lavoratrici, migranti. Sono entrati dentro il nostro spazio, dove ogni giorno costruiamo comunità antirazzista, solidale, antifascista, il nostro spazio che ogni sabato e domenica funziona da aula studio autogestita, il nostro spazio che da un anno è uno dei tanti tasselli della comunità sociale e politica di Potere al Popolo.

Qui noi facciamo questo, facciamo corsi gratuiti, dibattiti, socialità. Qui cerchiamo di costruire un pezzo del mondo che vogliamo, lo facciamo con la consapevolezza di non avere verità in tasca, chiedendo costantemente, aprendoci alla città, lottando contro l’oppressione, contro lo sfruttamento, contro il razzismo, contro la violenza di genere, contro ogni tipo di discriminazione.

Lo facciamo perché vogliamo un mondo diverso, più giusto, perché sappiamo che insieme, prendendosi cura gli uni degli altri, conoscendosi, incrociando le braccia, le mani e le teste, lottando insieme, possiamo farlo. Nelle piccole attività quotidiane che qui facciamo lo vediamo già, lo vediamo negli sguardi di chi viene, di chi ci conosce, di chi ci aiuta, negli occhi dei compagni e delle compagne: vediamo un’anticipazione di quello vogliamo per tutte e tutti.

È per questo che ci attaccano, è per questo che odiano gli spazi sociali. I fascisti preferiscono il nero ai colori, la morte alla vita.

I fascisti come sempre stanno dalla parte dei potenti. Stanno dalla parte di questo governo, stanno dalla parte di chi si arroga il diritto di decidere chi deve vivere e chi deve morire nel Mediterraneo, sono solo la faccia più spietata delle politiche anti-popolari di questi anni, portate avanti da centro-destra e centro-sinistra. La crisi le sue conseguenze spietate, la guerra tra poveri, producono sofferenza, miseria e legittimano chi su questo prolifera.

Non ci fate nessuna paura, sia chiaro, non ci avete fatto paura con le vostre svastiche all’esterno del Catai, non ci avete fatto paura quando ci avete dato fuoco a tutte le locandine, non ci fate paura adesso che siete entrati dentro, ci fa solo schifo, ci fa arrabbiare.

Rispondiamo immediatamente, nel nostro stile, nello stile di chi in questa città lavora per creare spazi di solidarietà, mutualismo e elaborazione politica. Lo facciamo con il sorriso, come ci hanno insegnato le nostre sorelle e i nostri fratelli migranti, sorridere è solo un altro modo per mostrare i denti.

Invitiamo tutte e tutti, realtà sociali, singoli e singole al Catai domani alle 18.00 per un Aperitivo Antifascista (e natalizio). Alle 20.00 ci muoveremo per le vie del centro. Portiamo bandiere, canti, colori. Sorridiamo insieme, mostriamo i denti insieme. Perché il fascismo fa schifo.

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