La “bomba” Ilva è quindi esplosa dal lato che nessuno si aspettava: quello ambientale, causa un fenomeno metereologico mai visto prima in città.
Ultim’ora. Davanti alla portineria dell’Ilva un pullman pieno di passeggeri si è capovolto, un camion di mobili si è ribaltato al centro della carreggiata.
Alcuni sindacalisti affermano che ci potrebbero essere un disperso e una ventina di feriti. Il disperso, un gruista, si trovava nello sporgente Ima dove si caricano materiali diretti all’Ilva e proveniente dalle navi. La gru sarebbe finita in mare e sul posto sono arrivate le squadre dei sommozzatori per le ricerche.
Una tromba d’aria ha provocato il crollo del camino delle batterie 1 e 2 dello stabilimento Ilva di Taranto. Sono caduti diversi quintali di cemento e vi sono alcuni feriti. La direzione ha disposto immediatamente l’evacuazione dello stabilimento.
La tromba d’aria ha scoperchiato numerosi capannoni di diversi reparti del siderurgico, e un incendio si è verificato nella zona dell’area a caldo. Crollate per il forte vento anche numerose gru nell’area portuale in uso all’Ilva, mentre gli impianti dell’area a caldo sono andati in blocco e i tecnici stanno mettendo in sicurezza, in particolare, il reparto ossigeno per scongiurare il rischio di esplosioni. Intanto tutti i lavoratori stanno abbandonando l’area dello stabilimento a bordo delle loro vetture.
Da Bari, intanto, sono partite alcune squadre di Vigili del Fuoco in supporto.
L’azienda ha successivamente smentito sia la presenza di feriti che l’evacuazione, ma dai sindacati, come detto sopra, giungono notizie diverse. Il problema gravissimo è però evidente già nei filmati che sono stati postati su Youtube: la tromba d’aria aha colpito direttamente – fra l’altro – i cumuli di materiale depositati all’aperto, senza alcuna protezione, trascinandoli in alto e facendoli ricadere per chilometri sui quartieri vicini alla fabbrica.
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