21.55 – Nel bombardamento di Beit Lahiya è morta anche la madre della famiglia Hijazi, Amna. (Nena News)
21.40 – Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha detto oggi che Israele ha fallito nel raggiungere l’obiettivo che si era prefissato con l’attuale operazione militare contro Gaza: “I bombardamenti sono chiaramente e deliberatamente diretti sui civili, uccidendo donne e bambini. L’operazione militare ha fallito: le stragi erano volte a fare pressioni sulla leadership della resistenza della Striscia perché accettasse le condizioni della tregua”. (Nena News)
21.25 – MAGGIORANZA DEGLI STATUNITENSI CON ISRAELE. MA IN CALO
21.05 – È morto anche Foad Hijazi, padre dei due bambini, uccisi nel bombardamento di Beit Lahiya pochi minuti fa. (Nena News)
20.46 – Hamdi Jawad Salah, 22 anni, è stato ucciso questa sera durante violenti scontri contro l’esercito israeliano nella città di Hebron. Secondo l’agenzia Wafa, il giovane è morto a seguito delle ferite riportate durante una manifestazione di solidarietà con il popolo di Gaza.
20.35 – Due bambini, di 4 e 2 anni, Sohaib e Mohammed Hajazi, sono rimasti uccisi in un bombardamento aereo sul campo profughi di Jabaliya. Lo riferisce radio Al-Aqsa (Nena News)
19.58 L’associazione Internazionale dei Giuristi Democratici (IADL) condanna l’illegale aggressione israeliana a Gaza e invita la comunità internazionale e porre fine all’impunità di Israele adottando misure concrete per far terminare la violenza.
19.22 Due palestinesi sono stati uccisi nel bombardamento del campo profughi al-Nuseirat nel centro di Gaza.
19.08 Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, incontrerà il presidente palestinese Abbas e il premier israeliano Netanyahu dopo la visita al Cairo.
19.02 Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si sta riunendo a porte chiuse in questo momento a New York insieme allo staff del segretario generale Ban Ki-moon.
18:57 Ahmad Ismael, 21 anni, è in questo momento in sala operataria per rimuovere una pallottola dalla sua testa. Ahmad era stato colpito questo pomeriggio durante una manifestazione di proteste a Betlemme.
18:27 La Federazione Internazionale dei Giornalisti ha chiesto alle Nazioni Unite di investigare sul “deliberato attacco” israeliano contro l’edificio che ospita le emittanti televisive a Gaza.
18.02 I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno fatto appello oggi per l’immediata fine delle ostilità: “L’immediata cessazione delle violenze è nell’interesse di tutti, soprattutto in un periodo di instabilità nella regione”.
18.00 Altre due vittime palestinesi: un bombardamento contro il campo profughi di Bureij ha ucciso Arkan Abu Kmayel e Ibrahim Al-Hawajri.
17:18 Manal Tamimi, del comitato popolare di Nabi Saleh ha riferito a Nena News la morte di Rushdi Al Tamimi, il ragazzo di 28 anni di Nabi Saleh gravemente ferito sabato durante gli scontri con le forze israeliane durante la manifestazione in solidarietà con Gaza. I funerali si svolgeranno domani mattina nel villaggio.
17.22 “Se Israele vuole la tregua, deve prima fermare i suoi raid” perché sono stati gli israeliani “a iniziare la guerra”. E’ quanto ha detto oggi al Cairo il leader politico di Hamas, Khaled Meshaal, precisando che “Gaza resisterà con fermezza alla macchina omicida di Israele”.
“Noi non abbiamo aggredito nessuno. Chiunque attacchi la Palestina sarà ucciso e sepolto”, ha aggiunto Meshaal. “Questo è un momento difficile, ma è anche un momento glorioso nella storia del popolo palestinese”, ha concluso il leader di Hamas.
17.16 Due dei feriti dell’attacco israeliano a Media Center di Gaza city sono cameramen, di cui uno del canale saudita Al-Arabiya.
17:11 Il quotidiano israeliano Haaretz riporta di almeno due razzi, pronti per essere lanciati contro Israele, ritrovati nel sud del Libano. “I due razzi di fabbricazione sovietica, Grad, fatti sono stati trovati nel villaggio libanese di Hilta, al confine con Israele”, ha riferito la fonte libanese a Haaretz.
17:04 Il Primo Ministro egiziano Hesham Qandil afferma che un cessate il fuoco può essere firmato tra breve tra Israele e Hamas. “I negoziati continuano, e mi auguro che presto arriveremo a qualcosa che metterà fine alla violenza reciproca. Penso che siamo vicini, ma questo tipo di negoziati è molto difficile, ed è difficile fare previsioni. Il Presidente Morsi è impegnato a adempiere al suo ruolo di principale attore dell’area e ad aiutare la ricerca di una soluzione.” (Reuters)
16.39 Secondo fonti egiziane, il presidente americano Barack Obama ha chiesto al presidente Morsi di arrivare ad una tregua tra Israele e Hamas entro 24 ore.
16.33 Altra vittima dell’operazione militare israeliana: Ziaad Tabil 25 anni, ucciso da un raid aereo israeliano nella zona centrale di Gaza.
16.31 Israele nega quanto riferito oggi dal leader di Hamas Khaled Meshaal, secondo il quale il premier israeliano Netanyahu ha richiesto una tregua: “I commenti di Hamas riguardo una tregua sono accurati quanto gli annunci di missili sulla Knesset o dell’abbattimento di un F16”. Meshaal aveva detto in conferenza stampa al Cairo che il premier Netanyau, e non Hamas, ha chiesto per primo una tregua.
16.07 La seconda vittima palestinese del bombardamento del palazzo dei media a Gaza City è Ramez Harb, il leader delle Brigate Al Quds, ala armata della Jihad Islamica.
15.58 L’inviato del Quartetto per il Medio Oriente, Tony Blair, ha incontrato oggi a Gerusalemme il presidente israeliano Shimon Peres.
15.38 Altre tre vittime al campo profughi di Nuseirat, bombardato dall’aviazione israeliana: si tratta Ramez Harb, Aaed Radi e Ameer Al-Malahy. Cento i morti palestinesi da mercoledì.
15.31 Dal Cairo il leader di Hamas, Khaled Meshaal, avverte il premier israeliano Netanyahu: un’operazione via terra sarà “un disastro politico, una guerra criminale e un genocidio di bambini”. E aggiunge: “Se lancia l’invasione, ci trova già pronti”.
15.01 Il direttore dell’ospedale Owde di Gaza, Fadel Joude, è rimasto ucciso da un raid aereo che ha colpito la sua macchina. Bilancio: 96 morti palestinesi
14.55 – Un morto e tre feriti: il palazzo Burj al Shuruq, che ospita Aqsa TV e altre emittenti televisive straniere, è stato nuovamente colpito da un raid aereo israeliano. L’edificio era stato bombardato domenica : Israele si era giustificata dicendo che l’obiettivo dell’operazione era un’antenna di comunicazione usata da Hamas, sul tetto del palazzo. (Nena News)
14.45 – Un edificio nel centro di Gaza che ospita diverse redazioni giornalistiche é stato colpito e severamente danneggiato dall’aviazione israeliana. Si tratta del secondo attacco su quell’edificio in 24 ore. Fra i detriti, riferiscono testimoni, sembrano esserci morti e feriti.
14.35 – ”La Caritas, in questo momento, e’ impegnata a mantenere il contatto con gli ospedali. Abbiamo un centro medico a Gaza, una clinica mobile in grado di raggiungere sei zone diverse di Gaza. Gli ospedali, insieme al nostro centro medico, hanno lanciato un appello per chiedere medicine, disinfettanti perche’ ci sono centinaia di feriti gia’ ricoverati negli ospedali. Le strutture sono stracolme di feriti, ma noi dobbiamo poter fornire agli ospedali il materiale di cui hanno bisogno”. E’ la testimonianza rilasciat alla Radio Vaticana di Claudette Habesch, direttrice di Caritas Gerusalemme che spiega: ”Abbiamo gia’ comprato gran parte dei medicinali necessari che abbiamo potuto trovare a Gaza; nel frattempo, la Caritas ha lanciato un appello d’emergenza a tutta la rete Caritas, affinche’ si possa continuare a Gaza la nostra importante opera”. La direttrice di Caritas esprime poi tutta le sua preoccupazione per i bambini, finora le vittime piu’ colpite dal riaccendersi del conflitto. ”I nostri bambini – racconta – sono traumatizzati da sempre, non e’ cosa di oggi. Purtroppo, oggi ancora di piu’ perche’ i bombardamenti non fanno differenza tra un bambino, una donna e gli esseri umani in generale. Si’, i nostri bambini sono traumatizzati ma la Caritas ha gia’ avviato un programma sociale a Gaza per assisterli; abbiamo intenzione di impegnare ancora piu’ assistenti. Il problema piu’ grande che abbiamo incontrato in questi ultimi due-tre anni con i bambini traumatizzati e’ stato raggiungere quei bambini ai quali sono stati amputati gli arti”.
14.30 – MANIFESTAZIONI IN ISRAELE: “CANCELLATE GAZA”
14.00 – Ci sono progressi nella mediazione per una tregua a Gaza anche se rimangono tre punti in sospeso. E’ quanto fanno sapere all’ANSA, fonti qualificate, secondo le quali i negoziatori egiziani presenteranno agli israeliani l’esito del negoziato di questa mattina con Hamas. I nodi ancora aperti sono il no di Hamas alla consegna delle armi, alla tregua lunga, ultra-decennale, chiesta da Israele e il rifiuto della politica degli assassini mirati condotta da Israele.
13.40 – Omar al-Mashharawi, 11 mesi. Rinan Arafat, 7 anni; Essam Abu-Alma’za, 20. Heba al-Mashhaarawi, 19 anni e incinta di sei mesi: la blogger palestinese Shahd Abusalama non si limita a tenere la triste contabilità dei morti palestinesi della Striscia di Gaza caduti sotto le bombe israeliane, ma fornisce nomi ed età di ognuna delle vittime. “Perche’ non siamo solo numeri”.
13.35 – Un palestinese è stato ucciso durante un raid aereo che ha colpito la sua macchina nei pressi di Duwar Al Saftawi a Nord della Striscia di Gaza. (Nena News)
13.30 – GAZA, NUOVE ARMI PROVOCANO MALFORMAZIONI NEI NEONATI
13.10 – Ultimatum di Israele: se entro 36 ore non cesserà il lancio di razzi contro il territorio controllato da Tel Aviv, inizierà la “grande offensiva”. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze israeliano, Yuval Steinitz, alla radio militare. “Siamo ad un bivio: si va verso la calma o verso un ampliamento significativo dell’operazione a Gaza” ha detto Steinitz. Israele chiede che il cessate il fuoco dei razzi duri “diversi anni” e che fermi il contrabbando di armi a Gaza, ma anche che Israele possa continuare gli omicidi mirati di ‘terroristi’ all’interno dei territori della Striscia: queste le condizioni della proposta di sei punti avanzata dal governo israeliano al Cairo.
12.27 – Sarà composta da sette ministri degli Esteri arabi, oltre al collega turco Davutoglu, la missione della Lega araba guidata dal segretario general Nabil el Araby che domani sarà a Gaza.
12.05 – Il governo israeliano ha approvato la chiamata di 75mila riservisti dell’esercito. Di questi, 31mila hanno giaà ricevuto l’ordine di richiamo e diverse brigate corazzate e di fanteria sono state dispiegate nel deserto del Negev, in prossimità del confine con la Striscia di Gaza. I comandanti israeliani, citati dalla Bbc, hanno reso noto che circa 30mila militari sono veterani della guerra in Libano del 2006 – persa da Israele con Hezbollah – e 20mila hanno preso parte all’aggressione contro la popolazione di Gaza denominata Piombo Fuso nel 2008-2009, che costò la vita a quasi 1500 palestinesi, quasi tutti civili.
11.50 – Il Ministro degli Esteri del governo Monti sempre più schierato con Israele: “Israele può autolimitare la sua forza solo c’è la sicurezza assoluta che non si ripetano lanci di missili” ha affermato il titolare della Farnesina, che poi ha aggiunto: “alla luce degli ultimi sviluppi in Medio Oriente sarebbe opportuno rinviare il voto sulla richiesta dell’Anp di diventare osservatore qualificato presso le Nazioni Unite”. E ancora ”E’ necessario un rinvio della presentazione della richiesta dell’Autorità nazionale palestinese” per un riconoscimento all’interno dell’Onu. La proposta dovrebbe essere votata dall’Assemblea generale il prossimo 29 novembre.
11.30 – Una donna palestinese è stata uccisa in un bombardamento aereo a Beit Hanoun, a Nord di Gaza. (Nena News)
11.15 – ”Il massacro che sta avvenendo in queste ore a Gaza é inaccettabile. Sono tantissimi i bambini che hanno perso la vita, vittime innocenti dei raid. Non si puo’ restare inermi di fronte a tanta barbarie. Per questo, pretendiamo che il governo si attivi in tutte le sedi internazionali per fermare, con azioni diplomatiche, questa escalation di violenza”. Lo afferma il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro.
11.08 – Dall’inizio dell’attacco a Gaza oltre 102 civili palestinesi in Cisgiordania sono stati arrestati dall’esercito israeliano,secondo un rapporto pubblicato dal Ministero per i Prigionieri dell’ANP. La maggior parte dei arrestati è minorenne. Secondo il rapporto, gran parte dei detenuti sono stati sottoposti a pestaggi e abusi durante la detenzione per mano dei soldati israeliani. (Nena News)
10.48 – ”Da troppe parti, in primo luogo nei media italiani, si percepisce un preoccupante sottofondo anti-israeliano, che porta numerosi osservatori a mettere tra parentesi il dato di fondo: da una parte c’è una democrazia perennemente sotto assedio, cioè Israele, e dall’altra ci sono nuclei terroristici, chiaramente sostenuti da pericolose dittature mediorientali, Siria e Iran in testa, che puntano alla distruzione dello Stato di Israele, e non si fanno scrupolo di mettere a rischio, in questo diegno, la stessa popolazione civile palestinese, non di rado usata alla stregua di scudo umano”. Autore della dichiarazione è Daniele Capezzone, portavoce Pdl. ”In particolare, chiunque voglia dare una lettura non banale e di fondo del conflitto in corso, deve considerare il ruolo dietro le quinte dell’Iran. E’ Teheran che arma e incoraggia le azioni anti-israeliane, ed e’ comprensibilissimo e ragionevole che il Governo di Gerusalemme pensi a difendersi”, conclude l’ex radicale.
10.45 – Ramadan Mahmoud è morto oggi a seguito delle ferite riportate nell’attacco di domenica dell’aviazione israeliana contro il campo profughi di Al Maghazi. (Nena News)
10.41 – L’esercito israeliano ha assunto il controllo delle frequenze televisive dell’emittente palestinese Al-Aqsa TV, la piattaforma tv ufficiale di Hamas, con l’obiettivo di ”trasmettere avvertimenti” alla popolazione palestinese. In realtà per impedire la diffusione di notizie tra la gente di Gaza sotto le bombe e per inondarla della propaganda dell’esercito israeliano.
10.35 – Tre nuove vittime dei bombardamenti israeliani: a Tel Al Haua (Gaza City) è stato ucciso Muhammed Riyad Shamlakh in un attacco contro l’auto su cui viaggiava. A Khan Younis, Nord della Striscia, sono stati uccisi Mahmoud Said Abu Khatir e Abdullah Harb Anu Khatir. (Nena News)
10.33 – Bloccato l’account facebook della cooperante italiana a Gaza Rosa Schiano, colpevole secondo gli amministratori del social network di aver pubblicato le foto del massacro di Gaza…
10.25 – E’ di 90 morti e 900 feriti – in maggioranza bambini, donne e anziani – l’ultimo bilancio della strage a Gaza raccolta da Foad Aodi, presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e del Co-mai (Comunità del mondo arabo in Italia). Aodi, che in questi giorni é in costante collegamento telefonico con il direttore generale della Mezzaluna rossa palestinese, Kalad Gjwda, riferisce inoltre che “é stato colpito l’ospedale europeo di Kan Younes, che ha provocato la fuga di pazienti e operatori sanitari”. “La situazione é grave”, afferma il presidente dell’Amsi. “Mancano sacche di sangue, farmaci e soprattutto elettricità e benzina, essenziali per permettere gli interventi chirurgici. Ci sono numerosi bambini gravemente feriti in attesa di un operazione. Inoltre sono aumentate le patologie legate all’ansia e al panico”. Aodi rilancia l’appello al Governo italiano, affinché “attivi un corridoio sanitario per curare i feriti e consentire a medici e infermieri che rispondono al nostro invito di recarsi sul posto”. Intanto, secondo le informazioni in possesso del presidente dell’Amsi, 17 medici palestinesi dalla Cisgiordania starebbero per arrivare per Gaza per dare il loro contributo.
10.11 – Un convoglio egiziano composto da otto autobus e diversi altri veicoli pieni di attivisti politici egiziani ha varcato nella notte il valico di Rafah per recarsi nella Striscia di Gaza e manifestare la propria solidarietà al popolo palestinese colpito da mercoledì dall’ennesima aggressione militare israeliana. E’ quanto riporta il quotidiano al-Ahram, precisando che il convoglio é stato organizzato da numerosi partiti politici egiziani, gruppi rivoluzionari e attivisti indipendenti. Le autorità del Cairo hanno fornito al convoglio i permessi necessari per varcare il confine e sono già circa 550 gli attivisti egiziani presenti da ieri nella Striscia di Gaza. Tra i partiti che hanno aderito al convoglio c’è l’Alleanza popolare socialista, il Partito liberale della Costituzione, la Corrente popolare di sinistra, il centrista Forte Egitto e i partiti della Corrente egiziana, il partito Nasserista arabo, il movimento giovanile per la Giustizia e la Libertà, il Fronte Nazionale per la Giustizia e la Democrazia e i Socialisti rivoluzionari.
10.08 – Le autorità israeliane dell’aviazione civile hanno cambiato le rotte degli aerei che decollano dall’aeroporto internazionale Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, per evitare la traiettoria dei missili lanciati dalla Striscia di Gaza. Il responsabile dell’aviazione civile israeliana, Giora Rom, ha spiegato all’emittente dell’esercito israeliano, che la nuova normativa e’ in vigore da sabato; e che grazie alle nuove rotte “non c’e’ alcune pericolo” per i voli civili.
9.42 – IL FIGLIO DI SHARON: “RADERE AL SUOLO TUTTA GAZA”
9.35 – Continuano le manifestazioni in tutta la Cisgiordania contro l’aggressione israeliana. Scontri tra studenti ed esercito israeliano a Dar Salah (area di Betlemme). Nel villaggio di ‘Urif, vicino a Nablus, l’esercito si è scontrato contro gli studenti delle scuole e due ragazzi sono stati soccorsi dagli uomini del pronto soccorso dopo aver respirato gas lacrimogeni. (Nena News)
9.30– Novanta morti e settecento feriti: questo il bilancio aggiornato dei palestinesi colpiti a Gaza dal fuoco israeliano in sei giorni di combattimenti. Lo riferiscono fonti mediche locali, mentre i raid aerei israeliani sulla Striscia proseguono. Fonti giornalistiche precisano che nelle ultime ore e’ andato crescendo il numero delle vittime civili. Fra queste, agricoltori che cercavano di raggiungere i propri campi non lontano dalle postazioni israeliane.
9.20 – Dopo una notte di relativa calma, alcuni razzi lanciati dalla Striscia di Gaza sono atterrati questa mattina nel sud di Israele, e in particolare nelle zone di Eshkol e Sha’ar Hanegev. Un razzo lanciato sempre dalla Striscia di Gaza ha colpito un’abitazione nel sud di Israele, nella città di Gan Yavne, provocando un numero ancora imprecisato di feriti
9.13 – A sei giorni dall’inizio dell’operazione “Pilastro di Difesa”, lanciata dall’esercito israeliano contro la popolazione della Striscia di Gaza, l’84% degli israeliani è favore dell’intervento militare deciso dal governo Netanyahu. Lo afferma un sondaggio pubblicato dal quotidiano Haaretz. Il sondaggio è stato condotto su un campione di israeliani, ebrei ed arabi. Tra gli ebrei israeliani il 90% si dice a favore dell’operazione. Allo stesso tempo, però, solo il 30% è favorevole a un’operazione di terra nella Striscia. Da mercoledì è inoltre aumento del 20% il tasso di gradimento degli israeliani nei confonti del premier Benjamin Netanyahu (55%) e del ministro della Difesa, Ehud Barak (52%). A dimostrazione del tragico e strumentale valore elettorale di questa ennesima strage. Comunque quando nel 2006 Israele fu impegnato nella Seconda guerra del Libano, il gradimento per il premier Olmert e per il suo ministro della Difesa, Amir Peretz, era all’85%, di gran lunga superiore a quello dell’attuale leadership.
9.10 – L’aviazione israeliana ha colpito e danneggiato lo stadio di calcio di Gaza. Dalle sue strutture si elevano stamane alte colonne di fumo. Accanto allo stadio vi sono scuole e un rione residenziale. Fonti locali riferiscono che molte famiglie stanno abbandonando la zona.
9.00 Sono almeno tredici i palestinesi rimasti uccisi nei raid aerei condotti da Israele nella notte sulla Striscia di Gaza da ieri sera. Un bilancio che porta a 86 il totale delle vittime palestinesi da quando, mercoledì, è stata lanciata l’offensiva israeliana, entrata oggi nel suo sesto giorno. L’ultimo raid aereo israeliano risale alle 7 di questa mattina (ora locale, quando un elicottero israeliano ha sparato un missile su un’auto nella città di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, uccidendo tre persone. Secondo quanto spiega l’agenzia di stampa Màan, che identifica le vittime in Tamer al-Bashir, Amin al-Bashir and Rashid Abu Amrah, i morti appartenevano tutti alla stessa famiglia.
8.50 – Caccia israeliani F16 hanno colpito tre case nel quartiere di Al-Zeitoun a Gaza, uccidendo quattro persone, tra cui un bambino e due giovani donne. In precedenza altri raid aerei avevano portato all’uccisione di tre combattenti della Jihad islamica. Nella città meridionale di Rafah, che confina con l’Egitto, un uomo di 52 anni è invece deceduto dopo essere rimasto intrappollato nelle macerie della sua abitazione. Un uomo e suo figlio sono infine rimasti uccisi in un altro raid aereo nel nord di Gaza.
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