Menu

Italia in recessione, anche “tecnicamente”

L’Istat, infatti, registra per il quarto trimestre 2011 un calo dello 0,7% mentre nel terzo aveva segnato un ribasso dello 0,2%.

La Germania invece archivia il 2011 con una crescita del Pil del 3%. Ma secondo i dati definitivi dell’Ufficio di statistica tedesco nel IV trimestre dell’anno la crescita economica ha subito un brusco stop con un calo dello 0,2%. Quindi il 2012 parte negativo.

L’Italia ha chiuso il 2011 con un Pil in aumento appena dello 0,4%. La crescita risulta così in forte frenata, nel 2010 era stata pari all’1,4%.

La “crescita acquisita” per il 2012, quella che si verificherebbe per il puro “effetto trascinamento” del 2011 se in tutti e quattro i trimestri dell’anno si registrasse crescita zero, è negativa, pari a -0,6%. Su base annua, nel quarto trimestre 2011, il ribasso è stato però dello 0,5%, che rappresenta il primo calo tendenziale dal quarto trimestre del 2009.

L’Italia torna dunque in recessione dopo poco più di due anni, l’ultimo periodo di recessione era terminato dopo il secondo trimestre del 2009.

Sul piano “competitivo”, l’Italia ha fatto peggio di altri ‘big’. Negli Stati Uniti nel quarto trimestre il Pil è aumentato in termini congiunturali (trimestrali) dello 0,7%, mentre è diminuito dello 0,2% nel Regno Unito e dello 0,6% in Giappone. Mentre, in termini tendenziali (annuali), il Pil è aumentato dell’1,6% negli Usa e dello 0,8% nel Regno Unito ed è diminuito dell’1,0% in Giappone. Appare evidente come le stime sull’Italia (-0,7% congiunturale e -0,5% tendenziale) siano peggiori a confronto con i dati registrati dagli altri Paesi industrializzati.

I prodotti interni lordi (pil) dell’area euro (Ue-17) e della Ue-27 sono infine scesi entrambi dello 0,3% nel quarto trimestre 2011 rispetto al trimestre precedente: è quanto emerge dalla stima flash pubblicata oggi da Eurostat. Per l’intero anno, l’area di Eurolandia ha segnato una crescita dell’1,5%, mentre la Ue-27 ha registrato un incremento del pil dell’1,6%.

Nuovo record negativo della Grecia nel quarto trimestre del 2011, che segna un calo del Pil del 7% rispetto allo stesso periodo del 2010. Negativo lo stesso dato dell’ultimo trimestre anche per Portogallo (-2,7%), Italia e Cipro (-0,5%). Lieve calo per la Spagna (+0,3% contro +0,8% dei due trimestri precedenti) e Francia (+1,4% contro +1,5% del trimestre precedente).

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *