Con una “strana lettera” Mattia Santori, consigliere comunale in quota PD a Bologna e delegato alle Politiche Giovanili per il Comune di Bologna e un altro consigliere comunale, Giacomo Tarsitano, avevano invitato per mercoledì 13 marzo, a Palazzo d’Accursio, ad “un confronto franco aperto e sincero su quanto accaduto alle ultime manifestazioni studentesche e per capire insieme a voi lo stato della salute della partecipazione giovanile alla politica cittadina e nazionale”.
Che un consigliere comunale della maggioranza con quel tipo di delega inviti “membri del CS, rappresentanti della Consulta o referenti del collettivo studentesco” non sarebbe strano se, il primo marzo, la persona in questione non fosse stata caldamente invitata ad andarsene da un corteo studentesco promosso dall’”interscolastico” – il coordinamento dei collettivi studenteschi delle medie superiori bolognesi – o se, nelle interviste rilasciate ai quotidiani locali, non avesse parlato addirittura di “infiltrati”, di “assist a chi professa violenza”, dichiarando infine di condannare quella manifestazione.
Si potrebbe pensare che fossero per così dire “reazioni a caldo” da parte di chi non ha molta dimestichezza con le dinamiche di piazza reali nel nostro paese, e dunque che non immaginava che prima o poi sarebbe arrivata anche per il PD la redde rationem da parte degli studenti.
Ma con notevole sprezzo del ridicolo, anche “a bocce ferme”, non ha saputo trovar altro, sulle pagine del Corriere di Bologna del 3 marzo, che sfoderare la “teoria del complotto” nei confronti dei contestatori: “Quelle ragazze, così come chi ha preso il comando del corteo, fanno parte di gruppi che hanno un preciso pensiero politico” – come se avere le idee chiare fosse di per sé un male – “e si rifanno all’area di Potere al Popolo”.
L’ex leader delle sardine continua affermando “Sbaglia chi pensa che in strada ci fossero gli studenti, in realtà c’era un’organizzazione politica che ha messo il cappello all’iniziativa”.
I tentativi di divisione tra gli studenti in “buoni e cattivi” o di delegittimazione delle organizzazioni studentesche espressamente citate nell’interviste da Sartori – OSA e Cambiare Rotta – non sono per nulla andati a buon fine.
Anzi si sono risolti in un gigantesco boomerang per il consigliere visto il comunicato, proprio dell’interscolastico, pubblicato in risposta alle irricevibili affermazioni del Consigliere comunale del PD.
“Per le strade della città, alla luce del sole, hanno manifestato gli studenti di Bologna, con i collettivi delle scuole e le organizzazioni in cui parti di essi si identificano; studenti che da mesi hanno iniziato un percorso di confronto e mobilitazione culminato nella data di venerdì”.
Vien da dire che un consigliere con quella delega, nella città “più progressista d’Italia”, che non possiede questi minimi elementi di conoscenza, forse non può svolgere seriamente il suo lavoro…
Gli studenti dell’interscolastico sono espliciti: “Se durante il corteo c’è stata una strumentalizzazione è stata quella, non riuscita, da parte del Partito Democratico”.
L’interscolastico non prende le distanze da ciò che è successo venerdì 1 marzo, anzi rivendica “la legittimità di tutte le azioni che i collettivi e le realtà hanno svolto durante il corteo, dalle uova alle immagini, raffiguranti criminali assassini come Netanyahu e i suoi complici, bruciate da OSA”.
Invece di “incassare il colpo”, Sartori, non trova allora di meglio che cercare di “ricucire”, invitando ad un incontro senza nessuna base concreta e che tratta il movimento in ambito studentesco come una strana nebulosa aliena che “vorrebbe indagare”.
Ma anche in questo caso ha trovato sulla sua strada una risposta studentesca adeguata, con un presidio fuori dal Comune ed un’accoglienza non proprio calorosa anche all’interno.
Nel comunicato con cui aderisce al presidio sotto palazzo d’Accursio, l’Organizzazione Studentesca d’Alternativa classifica l’incontro come: “la solita narrazione ed il solito tentativo, attraverso le belle parole e i sorrisi, di mettere il cappello, strumentalizzare e riportare all’ordine quegli studenti che hanno osato ‘andare troppo in là’”.
Viola, rappresentante dell’Istituto Copernico, dà il tono a tutto il confronto introducendo questo sedicente “incontro” e gli contesta di voler “lavarsi la faccia” rispetto alle sue esternazioni, ricordandogli quando – con il governo Draghi, appoggiato dal PD – agli studenti è stata aperta la testa a manganellate perché protestavano contro la morte di un loro coetaneo in PCTO.
E, visto che si era in argomento, gli ha rammentato anche il ruolo di complicità del PD con il genocidio palestinese e il coinvolgimento della guerra in Mar Rosso (il PD ha votato a favore della “missione”).
Viola – il cui intervento integrale è visibile sulla pagina Instagram di OSA Bologna – è chiarissima quando dice che non si tratta di un vero confronto sulle tematiche che da anni gli studenti esprimono pubblicamente con le loro mobilitazioni: “Ci avete mai ascoltato? Non ci avete mai ascoltato!”
Il suo intervento è stato poi ripreso da altri studenti che hanno tra l’altro rivendicato la piena legittimità di OSA dentro il movimento studentesco, costringendo l’ex enfant prodige del PD alle solite ritrattazioni frettolose e strumentali.
Qualcuno dovrebbe spiegare a Santori che “un bel tacer, non fu mai scritto”.
Dopo il corteo del 1 marzo, insomma, è naufragato nuovamente il tentativo del PD di rifarsi una verginità in chiave elettorale per presentarsi come “interlocutore” degli studenti e del mondo giovanile.
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.. Binazzi Sergio
io credo che a mattia sartori e al suo collega non gli interessi assolutamente nulla di politiche giovanili ( sarebbe la sua delega ) ma gli interessa semplicemente fare come ha fatto in passato con le cosiddette ” sardine ” di portare semplicemente voti al PD, vedi elezioni regionali con bonaccini. lui ha cercato solo di realizzare il proprio cosidetto ” sogno americano ” e di crearsi la propria poltrona a palazzo d’Accursio. è un pagliaccio e un incompetente, ma se ne frega ha raggiunto il suo obbiettivo. non ricordo bene il contesto ma mi pare di averlo conosciuto in passato, ma direi che come politico non vale un cazzo, come del resto tanti oggigiorno. a loro bastano i quattrini e il bel far nulla del resto…..