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Roma. Blitz al consultorio del Quadraro: “i quartieri popolari sono abbandonati”

Azione dell’Opposizione Studentesca d’Alternativa (Osa) al Consultorio di via Levii, contro l’abbandono dei quartieri popolari e la negazione dei diritti

Dopo la contestazione a Laura Boldrini del PD al corteo per il diritto all’aborto, ieri abbiamo manifestato nuovamente il nostro dissenso contro un sistema che nega i diritti – con maggiore violenza alle classi popolari – e contro i partiti responsabili della situazione in cui versiamo.

Esemplificativo di questa situazione è il consultorio di via Levii, fuori cui oggi siamo stati, sito nel quartiere popolare del Quadraro in zona Tuscolana, carente di personale e degradato. Esempio chiaro della mancanza di tutele da parte della Regione Lazio a guida Partito Democratico. Come si può garantire il diritto all’aborto se questo è lo stato delle strutture che questi diritti dovrebbero garantirli?

L’avanzata delle forze reazionarie, dell’estrema destra e dei fascisti non può che aggravare ulteriormente la negazione dei diritti.

Sappiamo bene però che gli anni e anni di tagli sul pubblico e di privatizzazione della sanità, la scelta di rendere la pillola anticoncezionale a pagamento, le politiche antipopolari e di precarizzazione sono già oggi un’ipoteca sui diritti delle donne e tutti i diritti, di fatto già negati in particolar modo per gli abitanti dei quartieri popolari, per i lavoratori, per i disoccupati. Tutto questo lo ha fatto il Partito Democratico e noi non lo dimentichiamo.

Sono gli abitanti dei quartieri popolari a soffrire di più questa situazione, e solo dai quartieri popolari che può partire la lotta per i diritti e per l’emancipazione.

Già giovedì, il giorno dopo la contestazione, le Donne e libere soggettività dei consultori del Lazio avevano avuto un incontro in Regione, con D’Amato e Schiavetti, che preannunciavano quanto detto oggi. 

Oggi non è che un inizio. La lotta per i diritti è lotta di classe e gli abitanti dei quartieri popolari, con gli studenti e i lavoratori, faranno ancora sentire la loro voce contro le barbarie di questo sistema.

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