All’assemblea, indetta dall’USB Scuola Catania, la presenza di oltre 200 partecipanti, durante l’orario di lavoro, nell’aula magna della scuola statale “Dante Alighieri”, nonostante una settimana di terrorismo “normativo”, politico e psicologico messo in atto da parte di FLC CGIL, CISL e UIL nei confronti delle dirigenze scolastiche, delle presidenze e delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola pubblica di Catania e provincia, alimentato attraverso un comunicato intimadorio dove si chiedeva, di fatto, la revoca dell’ assemblea perché considerata ileggittima.
Relatori sono stati i professori Alessandro Piccolo e Claudia Urzì, componenti catanesi del Coordinamento nazionale USB Scuola.
L’assemblea è stata aperta da Alessandro Piccolo, che, fra i vari punti, ha affrontato la spesa pubblica e l’art. 81 della Costituzione sul pareggio di bilancio, inserito nel testo normativo dal governo Monti.
“Come USB – ha sottolineato Piccolo – abbiamo avviato una campagna di raccolta firme al fine di ottenere una legge di iniziativa popolare per l’abolizione del pareggio di bilancio. Riteniamo inaccettabile, che in Italia, la maggiore parte delle entrate statali provengano dalle trattenute sulle buste paga dei lavoratori dipendenti, considerato che l’evasione fiscale è ai massimi livelli”.
Claudia Urzì ha affrontato tanti argomenti, fra i quali la criticità del rinnovo del contratto di lavoro del personale ATA, che ha affrontato punto per punto: “non è un caso, che l’USB ha partecipato al tavolo nazionale delle contrattazioni, ma non ha firmato questo contratto!’.
Altro argomento affrontato dalla sindacalista lo sciopero nazionale del 30 novembre proclamato dall’USB Scuola: “L’USB Scuola – ha spiegato – accogliendo la proposta di mobilitazione nazionale del 30 novembre a cura della campagna BastAlternanza, ha proclamato per il 30 novembre lo sciopero nella scuola. Per quando riguarda l’ A-S-L l’USB è stata sempre contraria. Non abbiamo mai chiesto dei cambiamenti, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la totale abolizione, a differenza della CGIL che ne chiede il potenziamento”.
“Con lo sciopero del 30 novembre – continua Urzì – oltre l’abolizione dell’A-S-L, l’USB Scuola chiede, fra gli 11 punti della nostra piattaforma, un Piano mobilità che possa permettere il rientro delle lavoratrici e dei lavoratori esiliati della 107 e il ritiro del progetto di regionalizzazione del sistema di istruzione. Inoltre, chiediamo un vero rinnovo contrattuale e un reale adeguamento salariale estraneo al devastante contratto 2016-2018”.
Concludendo i loro interventi, prima di passare il microfono ai partecipanti all’assemblea, i due relatori hanno annunciato che l’USB interverrà attraverso l’art.28 dello Statuto dei Lavoratori (CONDOTTA ANTISINDACALE) nei confronti dei dirigenti scolastici e dei presidi che hanno revocato l’assemblea in seguito alla comunicazione ricevuta da CGIL CISL UIL.
Nell’ambito dell’assemblea è stato attivato – curato da Sergio Gembertone, responsabile regionale USB Enti Locali – un tavolo per la raccolta delle firme contro il pareggio di bilancio.
– La grande partecipazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, docenti e personale ATA é stata la chiara e forte risposta alla triplice dei sindacati gialli CGIL, CISL e UIL e al loro tentativo di impedire il regolare svolginento, durante l’orario lavorativo, di questa Assemblea indetta legittimamente dall’USB Scuola Catania.
Insomma, da Catania, CGIL CISL e UIL sono avvisati: ” L’USB c’è! Chi semina vento, raccoglie tempesta …
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